Il tema dell’identità è sempre più centrale nel dibattito pubblico francese, non potrebbe essere altrimenti in una delle comunità più variegate d’Europa. L’ultima diatriba chiama in causa l’artista franco-maliana Aya Nakamura,tra le più ascoltate al mondo. Ebbene, secondo L’Express, la ventottenne avrebbe parlato con il presidente Emmanuel Macron di una sua possibile esibizione alla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi, che si terrà questa estate sulla Senna. In base alle informazioni del settimanale, l’artista nata a Bamako potrebbe interpretare una canzone di Edith Piaf, considerata come la più grande cantautrice francese di tutti i tempi. Inaccettabile per la destra transalpina.
“Non è possibile, Aya Nakamura, questa è Parigi, non il mercato di Bamako”: questo uno dei tanti commenti comparsi in rete nelle ultime ore. Domenica, durante un comizio elettorale per le elezioni europee di Reconquête, il partito di Eric Zemmour, sono partiti fischi quando è stata menzionata l’artista franco-maliana e la sua possibile performance all’apertura di Parigi 2024. Sabato, invece, una decina di attivisti di destra hanno esposto uno striscione sulle rive della Senna, nei pressi del municipio di Parigi, denunciando le origini della cantante di “Copines” e l’africanizzazione del Paese di Macron:“I francesi hanno il diritto di essere rappresentati da artisti conformi alla loro cultura”.
Aya Nakamura non è rimasta in silenzio. L’artista ha scelto i social network per replicare agli attacchi dei nazionalisti: “Potete essere razzisti ma non sordi… È questo che vi fa male”. Tanti i messaggi di vicinanza e di solidarietà da parte dei colleghi e della politica. “Siamo rimasti molto scioccati dagli attacchi razzisti contro Aya Nakamura negli ultimi giorni. Sostegno totale all'artista francese più ascoltato nel mondo”, la posizione del comitato organizzatore delle Olimpiadi di Parigi.“Se ne freghi", il consiglio di Amélie Oudéa-Castéra, ministra dello Sport. Così invece il deputato della LFI Antoine Léaument: “Dichiarano di amare il loro Paese ma vogliono escludere la cantante francofona più ascoltata al mondo dai tempi di Edith Piaf”. Ma attenzione, la possibile esibizione di Aya Nakamura non entusiasma nemmeno i francesi.
Secondo il sondaggio realizzato da Odoxa Winamax Rtl, il 63 per cento s’è detto contrario a una sua performance, mentre per più di sette francesi su dieci l’artista franco-maliana non rappresenta la musica transalpina. Il dibattito è rovente, seguiranno aggiornamenti.Vous pouvez être raciste mais pas sourd .. C’est sa qui vous fait mal ! Je deviens un sujet d’état numéro 1 en débats ect mais je vous dois quoi en vrai ? Kedal https://t.co/rgnGeAAOfD
— Aya Nakamura (@AyaNakamuraa) March 10, 2024
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