Cronaca internazionale

"Operazioni contro lo spionaggio russo". La Polonia a caccia degli infiltrati di Putin

Il servizio di sicurezza interna di Varsavia ha annunciato di aver dato il via a un'indagine, in collaborazione con l'intelligence di altri Paesi, per individuare gli operativi russi impegnati contro gli Stati e le istituzioni dell'Unione europea

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Varsavia è passata all’azione contro la rete di infiltrati russi. Il portavoce dell’Agenzia per la sicurezza interna polacca (Abw) Jacek Dobrzynski ha annunciato su X che i servizi speciali del Paese esteuropeo stanno “conducendo operazioni nell'ambito di un'indagine su attività di spionaggio per conto della Russia contro Stati e istituzioni dell'Unione europea".

Diversi media della Polonia hanno riportato che le attività dell’Abw sono il risultato della cooperazione internazionale con i servizi di sicurezza di altre nazioni dell’Ue, in particolare i partner cechi. La notizia è stata diffusa all’indomani della rimozione da parte del governo di Varsavia del tenente generale Jaroslaw Gromadzinski, comandante dell’Eurocorps. Il ministro della Difesa polacco ha spiegato che la decisione è stata presa dopo che "il servizio di controspionaggio militare ha avviato un procedimento di ispezione sul nulla osta di sicurezza personale del tenente generale Jaroslaw Gromadzinski per ottenere nuove informazioni sull'ufficiale". Al momento, non sono stati forniti ulteriori dettagli sull’indagine e non è chiaro se questo avvenimento e l’indagine più ampia dell’Abw siano collegati.

Le autorità dei Paesi confinanti con la Federazione continuano dunque a stringere la mossa attorno agli asset di Vladimir Putin. Il 16 marzo, l’eurodeputata lettone Tatjana Zdanoka è finita nel mirino dei servizi di sicurezza di Riga per la sua presunta collaborazione ventennale con il Cremlino. Pare che la diplomatica 73enne abbia diffuso propaganda su presunte violazioni dei diritti dei russi che vivono nelle nazioni baltiche e che si sia rifiutata di condannare l’invasione dell’Ucraina. La sua posizione, inoltre, potrebbe essere aggravata dall’aver ricoperto sin dal 2007 il ruolo di presidente dell’Ong “Alleanza dei russofoni dell’Ue”.

Sono proprio le minoranze legate alla Federazione che preoccupano maggiormente le tre nazioni del nord-est europeo. Secondo molti analisti e agenzie di intelligence, nel prossimo futuro Putin potrebbe sfruttarle per giustificare un’azione bellica contro la Nato, sventolando la bandiera della difesa dei suoi compatrioti come già fatto per motivare l’attacco su larga scala dei territori controllati da Kiev. Lo zar, però, ha negato con forza di avere intenzioni aggressive nei confronti dei Paesi confinanti. “Questa è una totale assurdità: la possibilità che la Russia attacchi altri paesi, la Polonia, gli Stati baltici. E poi ci sono tutti i cechi che hanno paura. Sono solo sciocchezze”, ha dichiarato durante una conversazione con alcuni piloti militari a Tver.

Si tratta di un altro modo per ingannare la popolazione e semplicemente per estorcere spese aggiuntive, per far sopportare alla gente questo fardello sulle proprie spalle”.

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