Cronaca internazionale

Orsi e sicurezza dei cittadini, la Slovenia abbatterà 230 esemplari

Il ministro delle Risorse naturali e degli affari territoriali Uroš Brežan ha dato il via libera all'abbattimento di 230 esemplari di orso bruno. Si punta a riportare il numero a quota 800

Orsi e sicurezza dei cittadini, la Slovenia abbatterà 230 esemplari

Il problema della convivenza fra orsi ed esseri umani è molto sentito anche al di fuori dell'Italia, tanto che arriva oggi la notizia della decisione della Slovenia di abbattere 230 esemplari. Una scelta che non è stata fatta a cuor leggero, ma che si è resa necessaria per garantire la sicurezza dei cittadini.

Diminuire il numero degli orsi

A differenza del nostro Paese, che sta attuando un programma di ripopolamento, gli orsi prolificano in Slovenia, tanto che è stata raggiunta la quota di 1.100 esemplari. Si consideri, però, che in uno Stato come quello dell'Europa Centrale dovrebbero trovarsi circa 450-500 esemplari, non di più.

Da qui la decisione del ministro delle Risorse naturali e degli affari territoriali Uroš Brežan, che ha stabilito l'abbattimento di 230 esemplari di orso bruno. Lo scopo è quello di riportare il numero degli esemplari a quota 800, in modo che la convivenza con l'uomo sia ancora possibile e sostenibile. Il governo della Slovenia, infatti, teme per l'incolumità dei suoi cittadini.

Chiaramente una notizia del genere sta avendo risonanza in Italia, dove il tema è molto sentito a seguito della morte del giovane runner trentino Andrea Papi, ucciso proprio da un orso.

La battaglia sul destino dell'orsa

Infuria il dibattito sul destino dell'orsa Jj4, l'animale che, secondo le verifiche effettuate dalla procura della Repubblica di Trento, avrebbe ucciso il 26enne. L'aggressività di Jj4 si sarebbe già presentata in una precedente occasione, quando ha aggredito un padre con il figlio sul monte Peller, lo scorso 22 giugno.

Anche nel caso dell'orsa, si tratterebbe di un provvedimento doloroso ma necessario. Il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti pare deciso a procedere con l'abbattimento, ma questo ha provocato le ire delle varie associazioni ambientaliste. Si chiedono soluzioni alternative, come impiegare sentieri tracciati ed educare le persone ai corretti comportamenti da mantenere dinanzi a questi animali. Gli orsi sono per natura schivi, non cercano il contatto con l'uomo.

Nel frattempo, sempre in termini di sicurezza, la Provincia di Trento, in contatto col ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, sta pensando a un piano di trasferimento di orsi, che dal Trentino verrebbero portati in altre zone, e di dare in dotazione alle forze dell'ordine e ai turisti dello spray al peperoncino per difendersi in caso di incontro ravvicinato.

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