Cronaca internazionale

Pakistan, arrestato l'ex premier Imran Khan: si temono disordini nel Paese

Imran Khan è stato arrestato mentre stava comparendo in un tribunale di Islamabad. Adesso c’è il rischio che il Pakistan possa essere travolto dalle proteste

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Imran Khan, ex primo ministro pakistano, è stato arrestato dai militari mentre si presentava in tribunale, a Islamabad, capitale del Pakistan, per affrontare le accuse in un caso di corruzione. Testimoni oculari hanno raccontato detto che, poco dopo aver varcato il cancello dell'alta corte di Islamabad, Khan è stato bloccato dalle forze paramilitari. "Imran Khan è stato arrestato nel caso Qadir Trust", ha riferito l'account Twitter ufficiale della polizia di Islamabad, riferendosi a un caso di corruzione.

L’arresto di Irman Khan

Il filmato dell'arresto, condiviso dal partito Pakistan Tehreek-e-Insaf (Pti) di Khan, mostra decine di membri del personale di sicurezza in tenuta antisommossa portare via l’ex leader a bordo di un furgone.

"Lo stanno torturando" e "lo stanno picchiando", ha detto in un videomessaggio su Twitter la leader del Pti, Musarrat Cheema. Il vicepresidente del Pti, Fawad Chaudhry ha twittato che l'Alta Corte è stata "occupata dai Rangers" e gli avvocati "sono stati sottoposti a torture". Lo stesso partito ha quindi lanciato un appello per manifestazioni di piazza in tutto il Pakistan.

La polizia pakistana ha in seguito confermato l'arresto di Khan. L'ispettore generale Akbar Nasir Khan ha spiegato che è stato arrestato in relazione al fondo al-Qadir e definito "normale" la situazione a Islamabad, aggiungendo che verranno intraprese azioni contro chi trasgredirà. L'al-Qadir University Project Trust vede coinvolti Imran Khan, sua moglie Bushra Bibi e i loro stretti collaboratori Zulfiqar Bukhari e Babar Awan.

Le accuse di corruzione

Secondo i documenti trapelati Khan, Bushra Bibi, Bukhari e Awan avrebbero formato un fondo per istituire "l'Università Al-Qadir" in modo da poter impartire "un'istruzione di qualità" nel Sohawa tehsil di Jhelum. Successivamente, dicono i documenti, gli amministratori hanno firmato un Memorandum d'intesa con una società privata coinvolta nel settore immobiliare per ricevere donazioni da quest'ultima. L'azienda ha assegnato al fondo anche un terreno.

Il caso di corruzione di Khan è uno degli oltre 100 registrati contro di lui da quando è stato estromesso dal potere con una votazione parlamentare, nell'aprile dello scorso anno. Nella maggior parte di questi casi, l'imputato rischia di essere escluso dai pubblici uffici se condannato, con le elezioni nazionali previste per novembre.

I rischi per il Pakistan

Adesso c’è il rischio che il Pakistan possa essere travolto dalle proteste. Ricordiamo che i precedenti tentativi di arrestare Khan dalla sua casa di Lahore avevano provocato pesanti scontri tra i suoi sostenitori e il personale delle forze dell'ordine. E che lo scoppio di eventuali disordini di massa non farebbero altro che peggiorare la situazione del governo nazionale, già ostacolato da una crisi economica che ha lasciato il Paese, per altro dotato di armi nucleari, sull'orlo del default.

Come ha sottolineato Reuters, le lotte intestine politiche sono comuni in Pakistan, dove nessun primo ministro ha ancora adempiuto a un intero mandato e dove l'esercito ha governato per quasi metà della storia del Paese.

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