"Pattugliamenti congiunti". Cosa c'è dietro alle mosse di Cina e Russia in Asia

Operazione prevista da accordi relativi alla cooperazione bilaterale. Il ministero della Difesa russo: "Non era diretta contro Paesi terzi". Ma cosa cercavano i caccia di Mosca e Pechino?

"Pattugliamenti congiunti". Cosa c'è dietro alle mosse di Cina e Russia in Asia

Per Cina e Russia si tratta di semplici pattugliamenti congiunti, operazioni previste da accordi bilaterali e non dirette contro Paesi terzi. Per la Corea del Sud, e di riflesso per Stati Uniti e Giappone, sono provocazioni che potrebbero rompere il fragile equilibrio regionale. Le ultime manovre aeree di Mosca e Pechino hanno provocato la reazione di Seoul e Tokyo, che hanno allertato le proprie forze armate. Nelle ultime ore i sudcoreani e i giapponesi hanno fatto alzare in volo i rispettivi caccia.

I caccia di Russia e Cina

La versione fornita dal Ministero della Difesa russo è che i velivoli da guerra chiamati in causa da Corea del Sud e Giappone stessero semplicemente effettuando un pattugliamento assieme a mezzi cinesi. In particolare, i bombardieri strategici delle forze aeree di Russia e Cina avrebbero condotto "pattugliamenti congiunti" sui mari del Giappone e della Cina orientale.

"Il gruppo aereo, composto dai vettori missilistici strategici Tu-95 delle Forze aeree russe e dai bombardieri strategici Xian H-6 dell'Aeronautica militare cinese, ha effettuato pattuglie sulle acque del mare giapponese e della Cina orientale", si legge nel comunicato diffuso dal Cremlino. Il dicastero ha inoltre fatto sapere che la durata del volo è stata di circa 8 ore. Il gruppo è stato inoltre accompagnato dai caccia russi Su-30 e Su-35.

I militari di Seul, dal canto loro, hanno riferito che due bombardieri cinesi H-6 sono entrati più volte nella zona di difesa aerea sudcoreana al largo delle coste a sud e a nordest a partire dalle 5.50 locali.

I dubbi di Tokyo

La versione fornita dalla Russia difficilmente avrà convinto i due partner statunitensi asiatici. Il Ministero della Difesa nipponico, secondo quanto riportato dall'agenzia Kyodo News, ha parlato di due bombardieri cinesi e di due presunti aeroplani russi che hanno sorvolato il mar del Giappone. La risposta della Air Self Defense Force alle azioni sino-russe si è quindi concretizzata nell'alzata in cielo di aerei di combattimento.

Tokyo ha poi spiegato che i due bombardieri cinesi H-6 hanno attraversato lo stretto di Tsushima, nel sud-ovest del Giappone, dal Mar Cinese Orientale al Mar del Giappone, prima di dirigersi verso nord. I due sospetti aerei russi hanno invece invertito la direzione da sud e si sono diretti verso nord. Il ministero sta raccogliendo informazioni su ulteriori dettagli e cercando di scoprire la reale intenzione dei voli.

Tra rischi e misteri

Perché Russia e Cina hanno effettuato operazioni aeree del genere? Ci sono almeno due possibili interpretazioni. La prima è che il pattugliamento congiunto possa essere un'azione di protesta contro una qualche decisione del Quad, ovvero l'alleanza strategica informale tra Australia, Giappone, India e Stati Uniti con lo scopo di contenere l'espansionismo cinese nella regione dell'Indo-Pacifico, o di uno dei suoi membri.

A questo proposito, non mancano i precedenti. Lo scorso 24 maggio, Cina e Russia hanno lanciato sei bombardieri strategici sulle acque vicino al Giappone, in quella che l'allora ministro della Difesa giapponese riteneva fosse una protesta contro un vertice del Quad tenutosi lo stesso giorno a Tokyo, che coinvolgeva proprio Giappone, Stati Uniti, Australia e l'India.

Ma è anche possibile che i movimenti degli aerei di Mosca e Pechino possano essere stati concepiti all'interno di un piano per monitorare le mosse di Washington nell'area, tastando al contempo la capacità di reazione militare dei fidati partner statunitensi.

Il rischio più grande è che uno degli aerei in questione, o anche un velivolo sudcoreano o giapponese, possa rimanere coinvolto in un qualche incidente. A quel punto la situazione precipiterebbe nel caos.

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