Pechino muove le navi da guerra: cosa succede nel Mar Cinese Meridionale

Tensioni crescenti nel Mar Cinese Meridionale: Cina intensifica i pattugliamenti vicino a Scarborough Shoal e avverte le Filippine contro "provocazioni" e alleanze esterne

Pechino muove le navi da guerra: cosa succede nel Mar Cinese Meridionale
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La Cina ha effettuato un nuovo "pattugliamento di routine" in una zona contesa del Mar Cinese Meridionale, la seconda organizzata in meno di due settimane in mezzo alle crescenti tensioni con le Filippine. Pochi giorni fa, tra l'altro, Pechino aveva annunciato piani per istituire una riserva naturale nazionale nei pressi di Scarborough Shoal, un atollo corallino rivendicato tanto dal governo cinese quanto da quello di Manila. Nelle ultime settimane il Dragone ha condotto pattugliamenti frequenti e criticato le Filippine per aver ''ripetutamente cercato l'influenza di potenze esterne''. Ecco che cosa sta succedendo in questa regione marittima epicentro di continue tensioni.

L'avvertimento della Cina

"Avvertiamo fermamente la parte filippina di porre immediatamente fine alle provocazioni e all'escalation delle tensioni nel Mar Cinese Meridionale, nonché di ricorrere a forze esterne per ottenere supporto", ha dichiarato il colonnello Tian Junli, portavoce dell'Esercito Popolare di Liberazione (PLA), aggiungendo che le truppe del Southern Theatre Command ''restano in stato di massima allerta per salvaguardare la sovranità e la sicurezza nazionale''. Gli Stati Uniti, per bocca del Segretario di Stato, Marco Rubio, hanno dato il loro sostegno a Manila ribadendo il fatto che gli Usa "sostengono il loro alleato di lunga data nel respingere i piani destabilizzanti della Cina" di istituire una riserva naturale nell'area contesa.

Nel frattempo, ha scritto il South China Morning Post, è probabile che Pechino potenzi i suoi pattugliamenti di routine nei pressi di Scarborough Shoal. Le navi da guerra cinesi hanno seguito l'esercitazione Alon, la più grande esercitazione militare congiunta di sempre fra Australia e Filippine, tenutesi dal 15 al 29 agosto. All'esercitazione ha preso parte anche una fregata canadese, mentre diversi Paesi, tra cui gli Stati Uniti, hanno inviato osservatori. La scorsa settimana, invece, la Marina del PLA ha condotto un "pattugliamento di routine" nel Mar Cinese Meridionale, esattamente lo stesso giorno nel quale le forze di Pechino hanno effettuato la maxi parata per commemorate l'80esimo anniversario della vittoria della Cina sul Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale.

Alta tensione nel Mar Cinese Meridionale

Il pattugliamento è avvenuto pochi giorni dopo che l'Esercito Popolare di Liberazione e la Guardia Costiera cinese avevano effettuato un "pattugliamento di prontezza al combattimento" nel mare e nello spazio aereo circostante Scarborough Shoal. Dal canto suo, il Comando indo-pacifico degli Stati Uniti ha dichiarato in una nota che Giappone, Filippine e Stati Uniti hanno condotto esercitazioni marittime congiunte nella ZEE filippina dall'11 al 13 settembre "per rafforzare la cooperazione regionale e internazionale a sostegno di un Indo-Pacifico libero e aperto".

Gli Stati Uniti continuano a sostenere il diritto alla libertà di navigazione e di sorvolo e ad altri usi legittimi del mare e dello spazio aereo internazionale, nonché il rispetto dei diritti marittimi previsti dal diritto internazionale. In una dichiarazione rilasciata domenica, l'esercito filippino ha affermato che le citate manovre "sottolineano l'impegno costante delle tre nazioni nel rafforzare la cooperazione marittima, promuovere la sicurezza regionale e sostenere un ordine internazionale basato su regole nell'Indo-Pacifico".

L'operazione "riafferma inoltre il fermo impegno delle Filippine nel salvaguardare i propri interessi marittimi e nel sostenere la pace e la sicurezza nella regione", ha aggiunto. Si attende la replica della Cina.

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