Navi da sbarco e portaerei in azione: cosa succede nel Mar Cinese Meridionale

La Cina intensifica le manovre militari nel Mar Cinese Meridionale: la portaerei Fujian ha effettuato test avanzati, mentre nuove navi da sbarco anfibio dovrebbero essere entrate in servizio

Navi da sbarco e portaerei in azione: cosa succede nel Mar Cinese Meridionale
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Nelle ultime sono andati in scena strani movimenti nelle acque del Mar Cinese Meridionale. La terza e più avanzata portaerei della Cina, la Fujian, ha infatti attraversato lo Stretto di Taiwan per condurre test di ricerca scientifica ed esercitazioni di addestramento, lasciando intendere che l'imbarcazione potrebbe essere quasi pronta per entrare in servizio effettivo. Allo stesso tempo una flotta di grandi chiatte, ovvero navi da sbarco avanzate, costruite presumibilmente per consentire un più rapido spiegamento della forza anfibia di Pechino, ha ricevuto i numeri di scafo. Questi mezzi sarebbero entrati in servizio lanciando un chiaro segnale a Taiwan.

Le navi da sbarco di Pechino

Partendo dalle chiatte, lo scorso giugno sul web erano state diffuse le foto di alcune imbarcazioni specializzate per l'approdo su isole della serie Dong Gong, ciascuna con un numero di scafo nella sequenza da 401 a 403. Secondo Song Zhongping, ex istruttore militare cinese, i contrassegni indicano che i mezzi prestano servizio nel Comando del Teatro Orientale dell'Esercito Popolare di Liberazione, e che "il carattere dong trasmette anche il concetto di Flotta del Mare Orientale". Le riprese dei droni che circolano online, ha spiegato il South China Morning Post, mostrano le chiatte dotate rispettivamente di quattro, sei e otto gambe. Non è da escludere che le loro colonne si estendano fino al fondale marino per sollevare l'imbarcazione dall'acqua e mantenerla saldamente in posizione.

La sezione centrale di ogni scafo è dotata di un ponte di comando esteso, mentre la prua è dotata di torri di comando. Queste torri vengono utilizzate per collegare più sezioni del ponte e formare un percorso di circa 820 metri verso terra. L'obiettivo delle navi? Consentire un più rapido dispiegamento delle forze anfibie. Taiwan è in gran parte montuosa, ha una costa di oltre 1.560 km ma la maggior parte di essa è considerata inadatta alle operazioni di sbarco convenzionali. La suddetta flotta di chiatte, dunque, avrebbe un ruolo chiave durante un'ipotetica operazione di assalto anfibio della Cina.

Portaerei Fujian in azione

Foto e video pubblicati sui social media hanno mostrato la Fujian dirigersi verso sud dopo aver lasciato il cantiere navale di Shanghai. "I test e l'addestramento interregionali sono una missione di routine del processo di costruzione della portaerei e non hanno come obiettivo alcun obiettivo specifico", ha dichiarato il portavoce della Marina cinese, il colonnello Leng Guowei. La grande nave è stata avvistata dalla Forza di autodifesa marittima giapponese mentre si spostava nel Mar Cinese Orientale a circa 200 km a nord-ovest delle contese Isole Diaoyu, note in Giappone come Senkaku.

La nave da guerra in questione ha condotto otto prove in mare da maggio 2024, testando la propulsione, i sistemi elettronici, le operazioni sul ponte e i decolli e gli atterraggi degli aerei imbarcati sulle portaerei. Si prevede che il Fujian trasporterà aerei da combattimento stealth J-35A, caccia pesanti da portaerei J-15T, aerei da guerra elettronica J-15DT e aerei da allerta precoce KJ-600.

C'è chi sostiene che le attività combinate di test e addestramento della portaerei siano state progettate per garantire una rapida prontezza al combattimento e che l'operazione potrebbe rappresentare la fase finale dei test prima che il mezzo venga ufficialmente messo in servizio.

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