"Rischio attacchi, Isis e Al-Qaeda sfruttano la guerra a Gaza": l’Olanda alza l’allerta terrorismo

L'Olanda ha aumentato il livello di allerta terrorismo nel Paese. La minaccia è passata da 3 a 4, il secondo livello più alto

"Rischio attacchi, Isis e Al-Qaeda sfruttano la guerra a Gaza": l’Olanda alza l’allerta terrorismo
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L'Olanda ha aumentato il livello di allerta terrorismo nel Paese per la prima volta dal 2019. La minaccia è passata da 3 a 4, il secondo livello più alto. La decisione è stata presa dal Coordinatore nazionale per l'antiterrorismo e la sicurezza (Nctv) considerando la crescente minaccia che rappresenta il terrorismo jihadista in seguito al conflitto nella Striscia di Gaza e il recente rogo di copie del Corano in Europa. La possibilità di un attacco - viene spiegato - è dunque ora “reale” anziché semplicemente “immaginabile”.

L’alleata terrorismo dell’Olanda

"Organizzazioni come Isis e Al-Qaeda stanno sfruttando la guerra a Gaza per spingere i simpatizzanti a compiere attacchi in Occidente", ha detto l'agenzia olandese. "Attacchi e arresti in Francia, Germania, Belgio e Regno Unito dall'inizio di ottobre illustrano i rischi posti da individui radicalizzati che traggono ispirazione dall'attualità e dalle organizzazioni terroristiche", ha proseguito l’Nctv. Se l'agenzia avesse informazioni su un attacco specifico pianificato nei Paesi Bassi, alzerebbe il livello di minaccia a cinque, o "critico".

Lo stesso Coordinatore nazionale per la sicurezza e l'antiterrorismo ritiene che individui o piccoli gruppi possano essere "ispirati" dai messaggi di organizzazioni come lo Stato islamico o Al Qaeda a commettere qualche tipo di attacco. Inoltre il Coordinatore sostiene che individuare i cosiddetti "lupi solitari" sia più complicato e ricorda che negli ultimi mesi sono stati effettuati arresti di potenziali terroristi in diversi paesi europei.

L’annuncio olandese è arrivato una settimana dopo che il commissario per gli affari interni dell'Unione europea, Ylva Johansson, ha avvertito che il continente affronta un "enorme rischio di attacchi terroristici" durante il periodo delle vacanze di Natale a causa delle ricadute della guerra tra Israele e il gruppo militante palestinese Hamas.

Cresce il rischio attentati

Il rapporto pubblicato dall’Nctv ha toccato anche il fattore della radicalizzazione attraverso Internet, un canale che favorisce la diffusione di propaganda non solo di carattere jihadista ma anche di ultradestra, e grazie al quale individui che hanno inclinazioni violente possono entrare in contatto con altre persone e persino creare alleanze. Nctv, inoltre, ha espresso le sue "preoccupazioni" per l'emergere di movimenti contro le istituzioni, sotto "la narrativa dell'élite perversa" che deve essere combattuta.

Anche se l'obiettivo di queste fazioni sarebbe fondamentalmente quello di agire contro "l'ordine giuridico democratico", Nctv ritiene altrettanto "concepibile" che alcuni estremisti ricorrano ad azioni violente.

L'agenzia ha affermato che, mentre la valutazione della minaccia sollevata non impone azioni specifiche per aumentare la sicurezza, "consente ai partner di sicurezza (come la polizia, i comuni e i ministeri) di adottare misure per combattere la minaccia".

I precedenti in Europa

Da quando è scoppiata la guerra tra Israele e Hamas si sono verificati alcuni attacchi all’interno dell’Ue. All'inizio di questo mese, un turista tedesco-filippino di 23 anni è stato accoltellato a morte vicino alla Torre Eiffel a Parigi. L'uomo accusato dell'attacco è sotto inchiesta con le accuse di omicidio e tentato omicidio in connessione con un'organizzazione terroristica.

A ottobre, le autorità di Bruxelles hanno ucciso un cittadino tunisino dopo che quest’ultimo aveva sparato a tre tifosi di calcio svedesi, uccidendone due. L’uomo, prima di essere neutralizzato, ha pubblicato un video online rivendicando il merito dell'attacco e dichiarando che era pronto a sacrificarsi per il Corano.

Ad agosto, la

Svezia ha alzato la sua allerta terroristica al secondo livello più alto dopo che una serie di profanazioni pubbliche del Corano aveva scatenato manifestazioni di protesta in gran parte dei Paesi arabi, nonchè minacce da parte di gruppi militanti.

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