Reza, il figlio dell'ultimo Scià. "Questo regime va rovesciato"

"Questo regime deve essere rovesciato". Lo ha affermato Reza Pahlavi, il figlio maggiore dell'ultimo Scià di Persia Mohammad Reza Pahlavi e della sua terza moglie Farah Diba

Reza, il figlio dell'ultimo Scià. "Questo regime va rovesciato"

«Questo regime deve essere rovesciato». Lo ha affermato Reza Pahlavi, il figlio maggiore dell'ultimo Scià di Persia Mohammad Reza Pahlavi e della sua terza moglie Farah Diba, in un messaggio su Twitter in cui ha sottolineato come «milioni di iraniani sono preoccupati per le vite di Mohammad Ghobadlou e Mohammad Broghani, altri due giovani patrioti che potrebbero essere giustiziati dalla Repubblica islamica in qualsiasi momento». Ieri mattina presto, decine di iraniani si sono radunati davanti al carcere nella città di Karaj, dopo notizie della probabile esecuzione dei due giovani manifestanti condannati a morte per aver preso parte alle proteste in corso da quasi quattro mesi in Iran.

Reza Pahlavi, il figlio dell'ultimo Scià di Persia e della sua terza moglie Farah Diba, ha condannato dall'esilio le due esecuzioni compiute in Iran sabato mattina. «Mohammad Hosseini e Mohammad Mahdi Karmi non sono stati giustiziati. Piuttosto, sono stati uccisi da un regime terroristico - ha denunciato su Twitter -. Giuro sul sangue puro di Mohammad e Mahdi che continueremo questa rivoluzione più determinati di prima fino al giorno della vittoria».

Anche secondo il grande pianista iraniano Ramin Bahrami il regime ha le ore contate e sarà «il popolo che lo farà cadere, da solo», per mezzo di «una rivoluzione che non è più solo femminile, ma riguarda l'intera popolazione».

E lo farà, ecco la critica al mondo libero, «nel silenzio assordante dei politici e delle autorità» dell'Occidente, dove «non c'è una partecipazione veramente importante» rispetto al «momento tristissimo» dell'Iran. Come se «il sangue iraniano fosse meno rosso di quello ucraino, o di quello russo, congolese, iracheno, siriano. Questo fa male».

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