Cronaca internazionale

Sirenetta di Copenaghen imbrattata con i colori della bandiera russa

Alcuni vandali hanno dipinto la base della Sirenetta di Copenaghen con i colori della bandiera russa: sulla vicenda indaga la polizia danese

Sirenetta di Copenaghen imbrattata con i colori della bandiera russa

La statua della Sirenetta più famosa al mondo, quella che si trova all'ingresso del porto di Copenaghen, la scorsa notte ha subìto un atto vandalico: l'autore o gli autori del gesto hanno dipinto la base della roccia con i colori bianco, blu e rosso della bandiera della Russia. Il gesto potrebbe essere visto, in qualche modo, come un sostegno a Mosca nella guerra contro l'Ucraina.

L'indagine della polizia

Immediatamente dopo la scoperta dello sfregio la base della statua è stata ripulita, anche se gli scatti di giornalisti e turisti hanno già fatto il giro del mondo. Sulla vicenda sta già indagando la polizia della capitale danese che ha parlato di "atto di vandalismo". All'agenzia di stampa Ritzau è intervenuto Martin Kajberg, il capo della polizia di Copenaghen: "Stiamo avviando un'indagine per scoprire chi è stato, quando e come è successo, stiamo indagando". Alta 1,25 metri e pesante 175 chili, la statua ha compiuto 110 anni e celebra una delle più celebri fiabe dello scrittore danese Hans Christian Andersen, in cui il personaggio della Sirenetta prende vita diventando umana.

La storia travagliata della Sirenetta

Inaugurata nel 1913, non è la prima volta che la statua subisce atti vandalici: come avevamo visto sul Giornale.it, dobbiamo tornare indietro di tre anni per vedere un episodio a sfondo politico quando la statua fu imbrattata con alcune frasi che inneggiavano ai moti di Hong Kong, manifestazioni che si verificarono tra il 2019 e il 2020. Ma quello fu soltanto uno degli ultimi episodi che affondano radici profonde agli anni '60: nel 1964 fu addiritura decapitata. Come riportano alcuni media danesi, l'artista Jorgen Nash aveva dichiarato di conoscere gli autori del gesto rifiutando però di rivelare la loro identità. Nel suo libro di memorie affermò di aver gettato lui stesso la testa nell'area semi-naturale di Utterslev Mose, sei km a nord della capitale, ma non fu mai ritrovata.

Venti anni più tardi, nel 1984, alla Sirenetta fu segato il braccio su cui si appoggia, fortunatamente ritrovato poco tempo dopo. Un'altra decapitazione avvenne nel 1998 quando, durante di notte, le tagliarono la testa con una pialla: fu ritrovata pochi giorni dopo. Nel 2003 i vandali decisero di spostarla dalla sua storica posizione sul porto di Copenaghen. Nel corso degli anni la statua è stata mutilata e imbrattata di vernice numerose volte.

Molte altre volte, invece, è stata vestita con il cappello di Babbo Natale, un burka e addirittura le maglie di calcio della Svezia e della Norvegia.

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