Cronaca internazionale

Sponsorizza l’identità di genere in una scuola elementare. Ora rischia il licenziamento

Una docente della contea di Cobb, in Georgia, rischia il posto dopo aver letto in classe il libro “La mia ombra è rosa”, che racconta la storia di “un bambino non binario che non si identifica con l’essere un ragazzo o una ragazza”

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Negli ultimi mesi si sono moltiplicati i casi di propaganda Lgbt nelle scuole di tutto il mondo. L’ultimo caso è stato registrato nella contea di Cobb, in Georgia, dove una docente di una scuola elementare ha portato in aula il libro “My Shadow is Purple” (“La mia ombra è rosa”, il titolo italiano) di Scott Stuart, che racconta la storia di “un bambino non binario che non si identifica con l’essere un ragazzo o una ragazza”. In altri termini, una lezione sull’identità di genere. Ma ora l’insegnante – Katie Rinderle – rischia grosso: l’istituto sta valutando il licenziamento.

Come ricostruito dal Daily Mail, la docente ha acquistato il libro “My Shadow is Purple” a una fiera del libro alla Due West Elementary e a marzo ha deciso di leggerlo ai suoi studenti di quinta elementare. Terminata la lettura, ha dato vita a una discussione sull’inclusione e sull’accettazione. La donna ha dunque chiesto ai ragazzini di riflettere sull’identità di genere e di scrivere una poesia sulle ombre.

La lezione arcobaleno però non è piaciuta a qualche genitore, che ha denunciato l’accaduto all’autorità scolastica. Per un genitore in particolare, il libro in questione conterrebbe “materiale pornografico” e “argomenti inappropriati”. Al momento la docente è in congedo amministrativo e il distretto scolastico sta valutando se abbia violato le nuove leggi statali, a partire dal Protect Students’ Right Act, che prevede il divieto per una serie di libri su argomenti delicati o non adatti ai minori.

Intervistata dai media americani, la docente ha parlato di censura: “Non è solo una minaccia per studenti, insegnanti e scuole pubbliche, ma anche per la nostra democrazia. È molto importante insegnare ai bambini a sostenersi a vicenda, fedeli gli uni agli altri e a loro stessi”. Il suo avvocato ha affermato che “nessuno dei motivi addotti dal distretto per il licenziamento è basato su fatti o è sufficiente per giustificare il licenziamento di questa insegnante eccezionale”.

L’episodio è diventato virale sul web ed ha acceso il dibattito in rete. C’è chi ha difeso la docente per l’iniziativa innocente e chi invece ha acceso i riflettori sull’eccessiva propaganda arcobaleno nelle scuole. Anche lo scrittore Scott Stuart è intervenuto nella discussione, sostenendo la causa dell’insegnante: “Tutta questa faccenda è disgustosa. Per essere molto chiari, non c’è nulla di sessuale o pornografico in questo libro. È un libro sull’accettazione e sull’inclusione. Dobbiamo sostenere gli insegnanti, non denigrarli”.

L’autore di “My Shadow is Purple” ha inoltre attaccato frontalmente il sistema scolastico americano, reo di“essere più interessato a fare politica che ad educare i bambini”.

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