Cronaca internazionale

"Possiamo colpire le navi Usa". L'Iran svela ul nuovo super missile

Il nuovo missile cruise dell'Iran si chiama Paveh e ha una gittata di 1.650 chilometri. Teheran avverte Stati Uniti ed Europa: "Non metteteci alla prova"

"Possiamo colpire le navi Usa". L'Iran svela ul nuovo super missile
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L'Iran ha sviluppato un missile da crociera a lungo raggio con una gittata di 1.650 chilometri, secondo quanto affermato dal Comando aerospaziale dei Guardiani della Rivoluzione. In attesa di ulteriori riscontri, questa mossa ha sollevato molte preoccupazioni in Occidente, a maggior ragione dopo l'uso da parte della Russia di droni iraniani nella guerra in Ucraina. Il rischio, infatti, è che il nuovo missile, oltre al possesso iraniano, possa in qualche modo finire nelle mani di Mosca.

Il nuovo missile dell'Iran

Amirali Hajizadeh, il capo della forza aerospaziale delle Guardie rivoluzionarie, ha lanciato un avvertimento agli europei e agli americani, invitati a "non mettere alla prova l'Iran". "Ora siamo in grado di colpire portaerei statunitensi anche a 2.000 chilometri di distanza", ha minacciato Hajizadeh, citato dalla tv di stato iraniana.

Il nuovo missile cruise, ha detto l'alto ufficiale dei Pasdaran, si chiama Paveh. "L'Iran svelerà presto i suoi missili ipersonici capaci di raggiungere la velocità di Mach 12 e 13", cioè 12 o 13 volte la velocità del suono. "Le basi militari americane nella regione sono ora sotto monitoraggio e possiamo colpirle in qualunque momento se necessario. Sono come carne sotto i nostri denti", ha aggiunto.

In ogni caso l'Iran, oggetto di sanzioni europee, preoccupa le potenze occidentali che l'accusano di rifornire di droni kamikaze e missili la Russia, aiutandola nella guerra in Ucraina. Il Parlamento europeo ha di recente incluso i Guardiani della Rivoluzione iraniani (Pasdaran) nella lista delle organizzazioni terroristiche. Dal canto suo, Teheran sostiene di aver fornito a Mosca droni prima dello scoppio del conflitto. Droni, per inciso, che le forze del Cremlino hanno impiegato per prendere di mira centrali elettriche e infrastrutture civili.

L'Iran ha ampliato il suo programma missilistico, in particolare i suoi missili balistici, sfidando l'opposizione degli Stati Uniti e allertando i Paesi europei. Teheran afferma che il programma è puramente difensivo e di natura deterrente.

"Uccidere Trump"

Hajizadeh ha anche parlato del desiderio dei Pasdaran di "poter uccidere" l'ex presidente americano, Donald Trump, per vendicare la morte di Qasem Soleimani, il capo della Forza Quds liquidato con un attacco aereo di drone il 3 gennaio 2020 a Baghdad.

"Speriamo di poter uccidere Trump, Pompeo e McKenzie, così come i responsabili militari che diedero l'ordine di ammazzare Soleimani" ha dichiarato, facendo riferimento all'ex segretario di stato Mike Pompeo e al capo del comando centrale delle truppe Usa in Medio Oriente, Kenneth McKenzie.

Alla morte di Soleimani, Trump dichiarò di avere ordinato lui stesso l'uccisione in risposta a un certo numero di attacchi condotti contro gli interessi americani in Iraq. Cinque giorni dopo, l'Iran replicò lanciando missili su una base aerea statunitense in Iraq senza provocare vittime ma numerosi feriti.

I programmi balistici della repubblica islamica destano inquietudine in Occidente, nel timore che Teheran voglia aumentare la portata dei suoi missili per destabilizzare il Medio Oriente e Israele. Ricordiamo che lo scorso novembre il Pentagono era scettico nei confronti delle notizie secondo cui l'Iran avesse sviluppato un missile balistico ipersonico. Nel frattempo, la tv di stato ha diffuso immagini relative ai lanci del nuovo missile da crociera Paveh, che ha una gittata di 1.

650 chilometri.

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