La tempesta e gli errori: lo schianto del West Caribbean Airways 708

Il volo West Caribbean Airways 708 è il peggior incidente aereo della storia del Venezuela con un tragico bilancio di vittime stimato in 152 passeggeri e 8 membri dell’equipaggio

La tempesta e gli errori: lo schianto del West Caribbean Airways 708

Le indagini per ricostruire l’esatta dinamica di un incidente aereo sono spesso complicate, tra la difficoltà a recuperare indizi e le pressioni dei governi nazionali. L’inchiesta per la tragedia del volo West Caribbean Airways 708 è stata una delle più delicate del nuovo secolo, con ben quattro Paesi coinvolti.

Il volo charter della West Caribbean Airways si schiantò nelle prime ore di martedì 16 agosto 2005 in una regione montuosa nel nord-ovest del Venezuela, al confine con la Colombia. Bilancio tragico: morti gli 8 membri dell’equipaggio e i 152 passeggeri, tutti cittadini francesi della Martinica a eccezione di un tour operator italiano. Una sciagura avvenuta per il concatenarsi di numerosi fattori e che ha collezionato diversi tristi record: è il peggior incidente aereo della storia del Venezuela e con il coinvolgimento di un McDonnell Douglas MD-82.

Il dramma del West Caribbean Airways 708

Noleggiato dall'agenzia di viaggi martinicana Globe Trotters de Rivière Salée per una comitiva di turisti di ritorno da una gita al canale di Panama, il volo West Caribbean Airways 708 inizia l’imbarco con due ore di ritardo e deve fare i conti con l’overbooking, tanto da spingere due hostess a restare a Panama per la mancanza di spazio a bordo. Dopo la trafila del caso, il comandante Omar Ospina e il primo ufficiale David Munoz chiedono l’autorizzazione per il decollo alla torre di controllo: l’aereo parte per la Martinica all’1 di notte.

Dopo circa trenta minuti di volo a 9450 metri, le condizioni climatiche peggiorano. I piloti devono fare i conti con un uragano di bassa intensità proveniente dall’Atlantico. Ospina e Munoz chiedono una deviazione dalla rotta iniziale per le condizioni climatiche poco favorevoli, per poi salire a quota 10 mila metri. Emerge però un problema: il comandante si accorge che i motori non sembrano rispondere ai comandi. Ciononostante entrambi i piloti non sembrano molto preoccupati.

Con il passare dei minuti, la tempesta si intensifica e Munoz decide di accendere lo strumento antighiaccio. La turbolenza peggiora esponenzialmente e c’è un problema non di poco conto: la torre di controllo venezuelana non può contare sul radar e ogni comunicazione è legata indissolubilmente alle coordinate comunicate dai piloti. Data la situazione, il comandante disattiva il pilota automatico e l’aereo inizia a scendere a 9450 metri. La gestione però precipita: scatta l’allarme della barra di comando, la velocità si abbassa improvvisamente ed entra in stallo. Il volo West Caribbean Airways 708 perde quota velocemente e l’aereo è fuori controllo, fino a schiantarsi al suolo in un terreno isolato.

Le indagini

West Caribbean Airways 708

Sul luogo dell’incidente arrivano i sanitari, ma non c’è niente da fare: tutti e 160 gli occupanti del volo West Caribbean Airways 708 sono morti sul colpo. Uno scenario di devastazione, una tragedia che colpisce contemporaneamente il Venezuela, la Colombia, la Martinica e la Francia. Le indagini sono affidate al colonnello Lorllys Ramos, alle prese con una sfida piuttosto delicata: ricostruire la dinamica di una sciagura che vede protagonista uno dei jet più affidabili al mondo. Una responsabilità enorme, considerando le pressioni delle autorità per scoprire la verità nel minor tempo possibile.

Dopo aver escluso l’ipotesi di esplosioni o collisioni in aria – l’aereo è intatto, presenti tutti e quattro gli angoli del mezzo – gli investigatori accendono immediatamente sulla presunta perdita di potenza dei motori del West Caribbean Airways 708. La dinamica viene segnalata immediatamente dal controllore di volo e l’incarico viene affidato a Joseph Sedor dell’Ntsb (National Transportation Safety Board). Una delle prime tesi scartate è legata alle possibili contaminazioni nel carburante: i risultati sul test delle autocisterne che hanno riempito i serbatoi dell’aereo a Panama sono tutti negativi.

Le autorità recuperano le scatole nere e le inviano in Francia per le analisi del caso. Nel frattempo si cercano risposte sul funzionamento dei motori e viene a galla un dettaglio importante: entrambi i motori mostrano segni di una rotazione rapida al momento dell’impatto. In altre parole, la potenza non era molto elevata e le condizioni erano ottime: non si è mai verificata alcuna perdita, a differenza di quanto comunicato dalla cabina di comando prima dello schianto.

L’analisi delle scatole nere forniscono importanti risposte. La conversazione tra Ospina e Munoz rivela che l’aereo era entrato in stallo, un fatto insolito ad altitudini così elevate. La squadra guidata da Lorllys Ramos spera di rintracciare ulteriori indizi dal registratore di volo, ma ecco l’intoppo: molti dati sono inutilizzabili, a partire da quelli fondamentali come posizione dell’equilibratore e i parametri della pressione dei motori. L’Ntsb americano si offre di aiutare gli investigatori tramite sofisticati software per recuperare più dati possibili sui motori, una svolta per le indagini.

La svolta

Dopo aver escluso ulteriori tesi, gli investigatori provano a fare chiarezza sullo stallo del West Caribbean Airways 708 e ci riescono. Quando è acceso, il dispositivo antighiaccio prende energia dai motori e riduce la potenza della spinta, andando a intaccare le prestazioni dell’aereo a seconda di peso e altitudine. L’MD-82 volava perfettamente a 10 mila metri con l’antighiaccio spento, ma con il dispositivo acceso poteva volare solo fino a 9700 metri. In altri termini, i piloti colombiani avevano raggiunto un’altitudine troppo elevata per peso e condizioni climatiche. Con l’accensione dell’antighiaccio, la velocità aerodinamica ha iniziato a diminuire, riducendo la spinta dei motori.

Funerale West Caribbean Airways 708

Ma perché Ospina e Munoz non si sono accorti di nulla? In quel frangente era attivo il pilota automatico, che però non ha impedito all’aereo di andare in stallo. Le autorità scovano un documento risalente al 2002, in cui il costruttore dell’MD-82 descriveva un altro incidente avvenuto con il pilota automatico, raccomandando agli equipaggi di controllare la velocità nel caso lo avessero inserito per mantenere l’altitudine. Né Ospina né Munoz erano a conoscenza della reale causa del malfunzionamento. Inoltre l’analisi delle registrazioni conferma importanti difficoltà di comunicazione tra i due piloti. Il rapporto ufficiale conclude che il licello di consapevolezza situazionale era insufficiente in entrambi i piloti. Ma non è tutto.

Gli investigatori mettono nel mirino la compagnia aerea e scoprono una situazione finanziaria disastrosa. I membri dell’equipaggio non percepivano lo stipendio da quasi sei mesi, una condizione causa di stress ai piloti e agli altri addetti ai lavori. In particolare, il comandante Ospina aveva iniziato a fare un secondo lavoro in nero per poter affrontare le spese familiari.

Le conseguenze

Il dramma del West Caribbean Airways 708 spinge le autorità a stilare un lungo elenco di raccomandazione per fare sì che tragedie simili non si ripetano.

Riflettori accesi sul miglioramento dell’addestramento dei piloti, in particolare sulla consapevolezza dell’uso del pilota automatico in un MD-82, e su misure di sicurezza ancora più efficaci. La sciagura in terra venezuelana pone inoltre fine all’esistenza della compagnia aerea, naufragata in una bancarotta.

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