
"Non gli piaceva né lui né le opinioni che aveva". Questo quanto confidato da un familiare di Tyler Robinson, il ventiduenne arrestato con l’accusa di aver ucciso Charlie Kirk. I cari del presunto killer hanno ammesso che il giovane era diventato "più politico" negli ultimi anni e recentemente, durante una cena, aveva espresso parole forti nei confronti dell’attivista vicino a Trump: "Kirk era pieno di odio e diffondeva odio". Ma c’è di più. In questi minuti sono stati diffusi importanti aggiornamenti su come Robinson s’è procurato l’arma e sul suo piano per uccidere Kirk. Inoltre, sono emersi messaggi che non lasciano grandi margini di interpretazione.
Partiamo da un dato: Robinson usava armi fin da quando era bambino. Non si tratta di un’ipotesi ma di quanto documentato in rete: secondo quanto riportato dal Daily Mail, c’è almeno una foto che ritrae il presunto killer di Kirk con una mitragliatrice M2 Browning calibro 50. Una vera e propria passione, tale da consentirgli di scegliere l’arma migliore per eliminare il trentunenne. Come evidenziato in precedenza, grazie al coinquilino è stato possibile ricostruire i suoi movimenti e il suo piano di azione.
Intervenuto in conferenza stampa, il governatore dello Utah Spencer Cox ha riferito che gli investigatori hanno interrogato il compagno di stanza di Robinson, il quale ha mostrato loro una chat sull’applicazione di messaggistica Discord. Nello scambio di messaggi, Tyler pone l’accento sul bisogno di recuperare un fucile da un punto di consegna, lasciarlo in un cespuglio, sorvegliare l'area in cui il fucile era stato lasciato e di tenerlo avvolto in un asciugamano. Ma non solo. Nei messaggi, si discuteva anche di incidere proiettili, di un mirino e del fatto che il fucile fosse "unico".
L’incisione sui proiettili è un dettaglio importante, perché le autorità hanno individuato alcuni slogan come "Bella ciao". Per il momento non sono previsti altri arresti: per gli investigatori Robinson ha agito da solo.