Cronaca internazionale

"Sbloccare i fondi all'Ungheria per Kiev": la vittoria di Orban su Bruxelles

La Commissione Ue sarebbe pronta a sbloccare 13 miliardi di euro di fondi destinati all'Ungheria in cambio del sostegno all'Ucraina e all'aumento di bilancio europeo

"Sbloccare i fondi all'Ungheria per Kiev": la vittoria di Orban su Bruxelles

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La Commissione europea si sta preparando a sbloccare circa 13 miliardi di euro di fondi diretti all'Ungheria, in una mossa che potrebbe garantire il sostegno di Budapest per un aumento del bilancio dell'Ue e una significativa assistenza finanziaria a Kiev. Il rilascio dei suddetti fondi, "congelati" dallo scorso dicembre a causa di preoccupazioni sullo stato di diritto ungherese, dovrebbe avvenire entro la fine di novembre. La fumata bianca da parte di Bruxelles segnerebbe una chiara vittoria per il primo ministro ungherese Viktor Orban, che aveva più volte ribadito di non voler accettare alcun aumento del bilancio dell’Ue fino a quando non sarebbe stato ripristinato l'accesso dell’Ungheria ai finanziamenti.

La mossa di Bruxelles

L'indiscrezione è stata rilanciata dal Financial Times, che ha citato tre funzionari anonimi informati sulla questione. Due di loro hanno affermato che la mossa dell'Unione europea sarebbe stata dettata, in parte, dal desiderio di ottenere il sostegno di Orban all'aumento del budget europeo. Ricordiamo che lo scorso dicembre l'Ue aveva disposto il congelamento di 22 miliardi di euro di fondi per la coesione, ai quali vanno sommati i 5,8 miliardi del Pnrr ungherese, a causa del braccio di ferro tra Bruxelles e Budapest. Lo sblocco dei fondi era correlato alla riforma della giustizia messa in campo dal governo ungherese.

A quanto pare le necessità impellenti hanno costretto l'Europa a cambiare strategia o quanto meno a rivedere le proprie priorità. Il ragionamento fatto a Bruxelles è chiaro e lineare: serve un aumento del bilancio per continuare a fornire assistenza all'Ucraina, e dunque ecco il ramoscello d'ulivo teso a Budapest con il possibile sblocco dei fondi. In cambio, l'Ungheria dovrebbe favorire l'aumento del bilancio dell'Ue, necessario per sostenere Kiev nel pieno della sua controffensiva contro la Russia.

La "vittoria" dell'Ungheria

L’Ungheria ha varato a maggio una riforma giudiziaria in risposta alle richieste dell'Ue di rivedere alcune zone d'ombra. Stefan de Keersmaecker, portavoce della Commissione Ue, ha fatto sapere che Bruxelles aveva scritto al governo ungherese il 26 settembre chiedendo "chiarimenti" su alcuni dettagli delle riforme. "Non appena l'Ungheria avrà risposto a queste domande, la Commissione continuerà la sua valutazione (sullo sblocco dei fondi ndr)", ha aggiunto.

"Lo stato di diritto è un elemento su cui non può essere fatto alcun tipo di accordo politico, è l'essenza. Per questo chiediamo alla Commissione di essere molto chiara sull'attuazione dei piani da parte delle autorità ungherese. Ci serve una valutazione equa per sbloccare o bloccare i fondi. Dev'essere basata sui contenuti, sugli sviluppi in Ungheria", ha intanto commentato il presidente del Gruppo del Ppe al Parlamento europeo, Manfred Weber, rispondendo a una domanda sull'anticipazione del quotidiano britannico.

Corsa contro il tempo

L'Unione europea sta cercando di ottenere il sostegno unanime per il suo aumento di bilancio entro la fine dell’anno, in particolare per garantire la continuità degli aiuti finanziari a Kiev. Ad aumentare il senso di urgenza di Bruxelles c’è pure la decisione del Congresso Usa della scorsa settimana, con Washington che ha rinunciato a 6 miliardi di dollari di aiuti per l’Ucraina per approvare un nuovo disegno di legge sui finanziamenti governativi.

Qualsiasi decisione di sbloccare i fondi a Budapest, ha fatto infine notare il FT, rischia di provocare la condanna del Parlamento europeo, che ha più volte chiesto una linea dura contro il governo Orban. E che non ha il potere formale di bloccare i pagamenti, ma non quello di ostacolare un potenziale accordo sull’aumento del bilancio dell’Ue.

Il tempo però stringe e Orban è sempre più vicino alla sua "vittoria" personale.

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