Primo raid Usa nel mar dei Caraibi, l'annuncio di Trump: "Affondata nave della droga, uccisi 11 trafficanti"

L'imbarcazione è stata identificata come legata al Tren de Aragua. L'operazione sarebbe stata condotta in acque internazionali

Primo raid Usa nel mar dei Caraibi, l'annuncio di Trump: "Affondata nave della droga, uccisi 11 trafficanti"
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Gli Stati Uniti hanno affondato un’imbarcazione sospettata di trasportare droga al largo delle coste del Venezuela, causando la morte di 11 persone. L’operazione, ordinata direttamente dal presidente Donald Trump, segna la prima azione militare ufficiale della sua amministrazione dopo il dispiegamento di navi da guerra nel sud dei Caraibi.

Trump ha rivendicato l’attacco attraverso il suo social network, Truth, pubblicando anche un filmato che mostra un’imbarcazione colpita da un missile e avvolta dalle fiamme. Nel messaggio, il presidente ha affermato che la barca era stata “positivamente identificata” come appartenente al Tren de Aragua, un gruppo definito “organizzazione narcoterrorista straniera” e che, secondo Washington, opera sotto il controllo di Nicolás Maduro attraverso traffico di droga, tratta di esseri umani e atti di violenza in America Latina e negli Stati Uniti.

Secondo il presidente, l’azione si è svolta in acque internazionali, mentre i narcotrafficanti erano diretti verso le coste statunitensi. Nessun militare americano sarebbe rimasto ferito. Trump ha definito l’operazione un avvertimento “a chiunque pensi di introdurre droga negli Stati Uniti”.

Il governo venezuelano ha replicato accusando Washington di diffondere un video “creato con l’intelligenza artificiale” e ha negato qualsiasi legame con l'organizzazione. Il ministro della Comunicazione, Freddy Ñáñez, ha definito l’operazione una “menzogna pericolosa” e ha puntato il dito contro il segretario di Stato Marco Rubio, accusandolo di spingere Trump verso una “guerra sanguinosa” nella regione. Lo stesso Maduro, in una conferenza stampa, aveva denunciato giorni prima la presenza militare americana nei Caraibi come una minaccia “ingiustificata e criminale”.

Il Pentagono ha confermato l’operazione, precisando che si trattava di narcotrafficanti provenienti dal Venezuela. Negli ultimi mesi Washington ha rafforzato la presenza navale nell’area con otto navi da guerra, tra cui tre cacciatorpediniere e un sottomarino nucleare, con il compito di intensificare la lotta allo spaccio di stupefacenti negli Usa. Secondo osservatori, lo strike rappresenta un passo ulteriore nella militarizzazione delle operazioni antidroga americane in America Latina.

Tradizionalmente, il contrasto ai traffici era affidato alla Guardia Costiera e alle forze dell’ordine, con arresti e sequestri. Stavolta, invece, gli Stati Uniti hanno fatto ricorso a un’azione letale diretta, evento raro nel continente.

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