Cronaca internazionale

"Stop alla propaganda Lgbt": ecco l'ultima legge di Putin

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge che proibisce anche tra gli adulti "la promozione" di quelle che vengono definite dal Cremlino "relazioni sessuali non tradizionali"

"Stop alla propaganda Lgbt": ​ecco l'ultima legge di Putin
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Divieto di fare "propaganda di rapporti sessuali non tradizionali", "cambio di sesso" e "pedofilia". È questo il contenuto dell'ultima legge (consultabile qui) firmata da Vladimir Putin in persona, che proibisce, anche tra gli adulti, la promozione di quelle che le autorità russe hanno definito, appunto, relazioni sessuali non tradizionali. Il decreto presidenziale è stato pubblicato nella scheda sul sito della Duma di Stato, camera bassa del Parlamento russo.

Cosa dice l'ultima legge di Putin

In base a quanto riportato dall'agenzia russa Tass, la Russia si proietta verso l'allargamento della legge che vieta "la promozione" degli "atteggiamenti sessuali non tradizionali" tra i minori. Una norma, questa, che rende potenzialmente impossibile ogni manifestazione pubblica in difesa dei diritti delle minoranze sessuali. E che è stata bocciata dalla Corte di Strasburgo perché discriminatoria, e perché lede il diritto alla libertà d'espressione. Ebbene, le recenti modifiche consentiranno a Mosca di estendere il suddetto divieto anche alla diffusione di tali informazioni a persone di età pari o superiore a 18 anni.

In ogni caso, il documento apporta le modifiche alla legge su "Informazioni, tecnologia dell'informazione e protezione delle informazioni" e ad altri documenti. Secondo il decreto, la "propaganda" è ora completamente vietata sui social network, sui media, nei film e pure nelle pubblicità. Non sarà possibile vendere merci, comprese quelle importate, con informazioni per le quali è prevista la responsabilità amministrativa o penale.

Il decreto amplia inoltre le restrizioni esistenti, vietando la diffusione ai minori di informazioni sulle transizioni di genere e vietando informazioni ritenute propagandistiche che promuovono la pedofilia. Le violazioni, ha fatto notare AP, sono punibili con sanzioni pecuniarie e, se commesse da non residenti, potrebbero portare alla loro espulsione dalla Russia. Le multe vanno da 100.000 a 4 milioni di rubli (dai 1.660 ai 66.000 dollari). Per alcune violazioni, gli stranieri potrebbero subire 15 giorni di detenzione prima dell'espulsione.

Cosa cambierà in Russia

In base alla nuova legge, che amplia l'interpretazione russa di ciò che si qualifica come "propaganda LGBT", ogni azione o diffusione di qualsiasi informazione che sia considerata un tentativo di promuovere l'omosessualità in pubblico, online o in film, libri o pubblicità, potrà insomma essere sanzionata almeno con una pesante multa.

Mosca ha intensificato la sua campagna decennale per promuovere quelli che il Cremlino definisce "valori tradizionali". Le autorità hanno già utilizzato la legge esistente per fermare le marce del gay pride e detenere attivisti per i diritti dei gay. I gruppi per i diritti, ha sottolineato Reuters, affermano che la nuova legge ha lo scopo di eliminare dalla vita pubblica i cosiddetti stili di vita LGBT "non tradizionali" praticati da lesbiche, gay, bisessuali e transgender.

Roskomnadzor, agenzia federale che si occupa di monitoraggio e controllo dei mass media, sarà in grado di includere risorse con "propaganda Lgbti" in un unico registro di informazioni vietate per il suo successivo blocco.

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