Cronaca internazionale

"Atto indecente". Le vignette di Charlie Hebdo provocano l'Iran

Il celebre settimanale satirico ha pubblicato sul suo sito internet i disegni vincitori di un concorso lanciato a dicembre. Il monito del ministro degli Esteri iraniano: “Non permetteremo di oltrepassare il limite”. Convocato l'ambasciatore francese

"Atto indecente". Le vignette di Charlie Hebdo provocano l'Iran

Decine e decine di vignette, caricature, ironie, tutte con un unico protagonista: Ali Khamenei. La celebre rivista satirica Charlie Hebdo ha pubblicato sul sito internet trentacinque disegni “dedicati” all’ayatollah per sostenere le proteste in corso in Iran e per rivendicare diritti e libertà. La reazione di Teheran non s’è fatta attendere: durissima la presa di posizione del ministero degli Esteri, con tanto di velata minaccia. Primo atto concreto la convocazione dell’ambasciatore francese, al quale è stata espressa la “forte protesta” per le “azioni oscene” della pubblicazione con sede a Parigi.

Le caricature pubblicate da Charlie Hebdo

Già nella black list delle sanzioni iraniane, Charlie Hebdo lo scorso 8 dicembre ha lanciato un concorso di caricature sulla Guida Suprema iraniana Khamenei. Così “sosteniamo la lotta degli iraniani che combattono per la loro libertà, ridicolizzando questo leader religioso di un’altra epoca e rimandandolo nella spazzatura della storia”, la posizione della rivista transalpina. Dall’ayatollah con un turbante con una miccia accesa al gruppetto di donne che sollevano la sua testa a mo’ di vittoria. E ancora, Khamenei lapidato da due donne nude e in un mare di sangue. I disegni sono stati realizzati anche da disegnatori iraniani rifugiati all’estero, dalla Francia alla Svezia.

“Il concorso è stato un modo per manifestare il nostro sostegno a uomini e donne iraniane che rischiano la vita per difendere la loro libertà contro la teocrazia che li opprime dal 1979. È stato anche un modo per ricordare che i motivi per cui sono stati assassinati i vignettisti e redattori di Charlie Hebdo, 8 anni fa, sono purtroppo ancora attuali”, il commento del direttore Laurent Sourisseau, anche noto come Riss. Come facile aspettarsi, le vignette hanno fatto il giro del web nel giro di poche ore e hanno scatenato la veemente reazione da parte di Teheran.

La reazione dell’Iran

La pubblicazione delle vignette contro Khamenei “è un atto offensivo e indecente”, l’esordio del ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian. Un gesto che “non resterà senza una risposta efficace e decisa”, ha proseguito, rimarcando che il regime“non permetterà al governo francese di oltrepassare il limite”. “Hanno preso la strada sbagliata”, la velata intimidazione del capo della diplomazia di Teheran. che - come anticipato - ha convocato l'ambasciatore transalpino. Raggiunto dai microfoni di France Inter, Riss ha commentato così il pericolo rappresaglie: "Abbiamo già subito attacchi informatici dal Pakistan ma è un pò un classico per Charlie, dovevamo aspettarcelo.

Se ormai è solo questo, non è tanto grave".

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