Cronaca internazionale

"Distrugge la democrazia". E il sindaco socialista di Parigi lascia X (Twitter)

Uno "strumento di destabilizzazione della democrazia": il sindaco socialista di Parigi Anne Hidalgo, ha annunciato oggi l'intenzone di cancellare il suo profilo X (ex-Twitter): così la socialista fugge dalle critiche e dagli scandali

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Da oggi la politica internazionale dovrà fare a meno dei tweet di Anne Hidalgo. L'impopolare (secondo i sondaggi) sindaco socialista di Parigi ha infatti annunciato oggi la sua intenzione di lasciare X, la piattaforma social di proprietà di Elon Musk, in aperta polemica con la governance di quest'ultimo. In un articolo pubblicato su Le Monde, Hidalgo ha illustrato la sua decisione di abbandonare la piattaforma social. "Lungi dall'essere lo strumento rivoluzionario che all'inizio ha permesso al maggior numero di persone di accedere alle informazioni, negli ultimi anni Twitter è diventato l'arma di distruzione di massa delle nostre democrazie", ha lamentato l'autrice.

Il sindaco socialista ha messo in evidenza la "manipolazione, la disinformazione, l'amplificazione degli odiatori, le molestie organizzate, l'antisemitismo e il razzismo comprovato" oltre ai troll che "attaccano scienziati, climatologi, donne, ecologisti e progressisti" che prosperano sulla piattaforma. Prima di concludere: "L'elenco degli abusi è infinito". Questa, almeno, è la spiegazione ufficiale: a pensar male verrebbe da dire che dietro la sua decisione di lasciare X (Ex Twitter) c'è invece la sua grande impopolarità sui social, dovuta non solo alla sua gestione dell'amministrazione Parigi, ma anche a recenti scandali che l'hanno vista suo malgrado protagonista, non ultimo il "Tahitigate".

Il sindaco preso di mira per le Olimpiadi parigine

Hidalgo è stata presa di mira, in particolare, per la gestione delle Olimpiadi che si terranno proprio a Parigi, dal 26 luglio all'11 agosto 2024, a 100 anni esatti dall'ultima volta che la capitale francese ha ospitato l'evento ma soprattutto per il “Tahitigate”, il suo viaggio in Polinesia francese di ben tre settimane: una vacanza con la famiglia giustificata dalla sindaca con alcuni impegni istituzionali che aveva tuttavia in programma soltanto nei primi giorni della sua esotica e prolungata trasferta a oltre 16 mila km di distanza dal suo ufficio. Archiviata ogni autocritica, la prima cittadina ha sottolineato la presenza su X delle "controversie, delle voci e delle grossolane manipolazioni (che) impongono all'opinione pubblica dibattito, alimentato dall’algoritmo di Twitter, dove conta solo il numero di 'Mi piace. Che cosa contano i fatti?". Questi media, accusa la sindaca, "sono diventati una vasta fogna globale e dovremmo continuare a precipitarci dentro?".

I sondaggi la stroncano

Insomma, tutta colpa dei social e di Elon Musk. Non del fatto che il suo viaggio in Polinesia francese e Nuova Caledonia - una vacanza ai tropici con la famiglia sull'isola di Raiatea, dove vive la figlia - ha fatto molto arrabbiare i francesi e anche la stampa di sinistra. Come scrive Libération, infatti, "come spesso accade, la sua agenda non è stata resa pubblica. Quel che è peggio, sui social la sindaca pubblica immagini di sé fuori dal tempo, come se fosse a Parigi, mentre pedala lungo la Senna". Prima che scoppiasse lo scandalo, un sondaggio di Ifop-Fiducial per Le Figaro e Sud Radio rivelava già il grande malcontento generale dei residenti della capitale verso la sindaca.

Solo il 32% giudica "buono" oppure "ottimo" il lavoro svolto dal Comune, ovvero 10 punti in meno rispetto ai sondaggi di metà mandato del 2018. "Anche qui il divario sinistra-destra è ampiamente attenuato: ci sono solo 5 punti di differenza tra il giudizio dei parigini che vivono in un quartiere di sinistra rispetto a quelli di destra" spiega il sondaggista Frédéric Dabi, il quale sottolinea come "la percezione che i parigini hanno della loro città riflette una sensazione di declino della capitale". Forse X è dunque l'ultimo dei problemi della disastrosa Anne Hidalgo, che alle elezioni presidenziali del 2022 aveva racimolato il punteggio più basso nella storia del partito: l'1,7%.

Un flop che difficilmente la renderà spendibile per un altro mandato nella capitale.

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