Cronaca locale

Milano, monumento imbrattato, il ministro della Cultura: "Serve un vero restauro e soldi"

A seguito dell'imbrattamento della Statua di Vittorio Emanuele II, in Piazza Duomo a Milano, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha fatto sapere che è necessario un intervento di restauro

Milano, monumento imbrattato in piazza Duomo, il ministro della Cultura: "Serve un vero restauro e soldi"
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“Necessario un intervento” il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha così riferito sulla statua di Vittorio Emanuele II, in piazza del Duomo a Milano, che è stata imbrattata lo scorso 9 marzo.

Il blitz

Il 9 marzo scorso due ambientalisti del movimento Ultima generazione, dopo aver scavalcato le transenne attorno alla statua di Vittorio Emanuele II che dal 1896 vigila su piazza del Duomo nel capoluogo lombardo, sono saliti in cima al monumento e l’hanno sporcato con della vernice arancione. Poi, hanno distribuito alcuni volantini ai passanti e li hanno lanciati al di sotto del basamento della statua. I due manifestanti sono stati portati in caserma per l’identificazione e gli accertamenti del caso. Si tratta di un ragazzo di 26 anni e di una ragazza di 23, entrambi milanesi, i quali sono stati accusati di reato di imbrattamento di beni culturali o paesaggistici. Entrambi appartenenti al gruppo Ultima Generazione, non nuovo a questo genere di proteste per sensibilizzare la popolazione sui rischi derivati dal cambiamento climatico.

I vari tentativi di pulizia

Nonostante i vari tentativi di lavaggio, non ci sarebbe niente da fare per il monumento equestre a Vittorio Emanuele II; infatti, già un’ora dopo dalla protesta dell’atto vandalico, gli addetti dell’Amsa (Azienda Milanese Servizi Ambientali) si erano precipitati in piazza Duomo per ripulire il monumento. Al contrario, l’intervento rischiava di peggiorare la situazione, dato che le pulitrici a idrogetto non sembrano essere indicate.

L’intervento del ministro della cultura

"Il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, ha chiesto una relazione alla sovrintendente archeologia, belle arti e paesaggio per la città Metropolitana di Milano, Emanuela Carpani, in merito alle esatte conseguenze dell'azione vandalica che lo scorso 9 marzo ha colpito il monumento a Vittorio Emanuele II, in piazza Duomo a Milano. La relazione ricevuta - ha fatto sapere il Mic in una nota - pur rilevando una generale situazione di degrado precedente al danneggiamento, evidenzia che l'acqua utilizzata in grande quantità con le idropulitrici si è rivelata un mezzo non idoneo o comunque non sufficiente per eliminare la vernice". Inoltre, come spiegato dal ministero, non sarebbero nemmeno serviti i diversi tentativi eseguiti dai Vigili del Fuoco, anche perché, come riferito dai tecnici, il getto di acqua troppo potente avrebbe rischiato di rovinare e sfaldare la superficie marmorea del monumento.

Proprio a questo proposito, il Ministro Gennaro Sangiuliano ha affermato: "L’intera vicenda ci fa capire che è tutta da verificare l’affermazione secondo cui queste azioni non procurino danni permanenti. Da quanto mi viene riferito, sembra necessario un vero e proprio intervento di restauro che comporta oneri maggiori a carico della collettività"

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