Nazionale

"La vernice usata a Milano non è lavabile". Ecco i danni provocati dagli attivisti green

A Milano servirà un intervento mirato e costoso per salvare il monumento dedicato a Vittorio Emanuele II preso di mira dagli attivisti di Ultima generazione

"La vernice usata a Milano non era lavabile", ecco i danni provocati dagli attivisti

Le immagini degli attivisti di Ultima generazione che imbrattano Palazzo Vecchio, superbo esempio dell'architettura civile trecentesca fiorentina e sede del Comune, hanno fatto il giro del web, suscitando tanta indignazione. Trovandosi sul posto, il sindaco Dario Nardella ha affrontatato di persona gli eco-vandali, tentando di fermarli. Fortunatamente le autorità si sono attivate subito, e la vernice arancione è stata rimossa con degli idranti.

Lo stesso, però, non si può dire del monumento dedicato a Vittorio Emanuele II in piazza Duomo a Milano. Il celebre gruppo scultoreo è stato preso di mira dagli attivisti lo scorso 9 marzo, ma in quel caso la vernice utilizzata non era lavabile come quella impiegata a Firenze.

Servirà un intervento lungo e complesso

Da Milano, dunque, non arrivano buone notizie. L'assalto degli attivi di Ultima generazione, da alcuni chiamati "eco-gretini", ha lasciato serie conseguenze. Pare infatti che la vernice non sia stata semplice da rimuovere, e che la parte bronzea del monumento sia rimasta danneggiata. Gli esperti del settore parlano della necessità di intervenire con un restauro lungo, complesso e, soprattutto, oneroso.

Dalla Sopritendenza fanno sapere che la spesa dovrebbe aggirarsi intorno alle migliaia di euro, denaro che dovrà essere sborsato dal Comune di Milano, incaricato della tutela del monumento.

Ecco, dunque, le conseguenze di certi fanatismi. Che sia necessario tutelare l'ambiente è un concetto condiviso, ma arrivare a danneggiare monumenti, opere e palazzi va oltre il consentito. Stiamo infatti parlando di danni a patrimoni storici, tesori della nostra cultura che a loro volta hanno diritto ad essere tutelati e rispettati.

C'è tanta amarezza da parte della Sopritendenza. La statua dedicata a Vittorio Emanuele II dovrà essere cinturata, e andrà allestito un vero e proprio cantiere intorno ad essa. Dal momento che per il gruppo scultoreo e per gli altorilievi è stato impiegato il bronzo (per il basamento sono stati utilizzati marmo di Carrara e granito), serviranno dei particolari solventi per ripulire e, allo stesso tempo, salvaguardare l'opera.

"Quella usata in piazza Duomo non è una sostanza che si può rimuovere con l'acqua, ma potrà essere tolta solo con un intervento mirato", precisano dalla Sopritendenza. È probabile che la vernice usata sulla statua di Vittorio Emanuele II non fosse lavabile, come invece è fortunatamente accaduto a Firenze.

Questi, dunque, gli effetti del blitz ambientalista.

Commenti