Canossa invita in paese Putin e Zelensky: "Un incontro per trovare un accordo"

L'associazione Casa del Tibet di Votigno di Canossa ha indirizzato una lettera aperta a Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, invitandoli ad incontrarsi nello storico borgo medievale della provincia di Reggio Emilia per trovare un accordo capace di porre fine alla guerra fra Russia ed Ucraina

Il borgo medievale di Canossa
Il borgo medievale di Canossa

E se la guerra fra Russia ed Ucraina cessasse grazie ad un incontro fra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky... a Canossa? Un'ipotesi gradita a tanti, anche se ad oggi appare poco probabile. Per non lasciare nulla di intentato però, c'è già chi ha lanciato ufficialmente la proposta. Si tratta dell'associazione Casa del Tibet di Votigno di Canossa, che qualche giorno fa ha pubblicato sul proprio sito internet e i propri canali social una lettera aperta indirizzata ai due leader, invitandoli a recarsi nella storica realtà comunale dell'Emilia per trattare la pace. A firmarla è stato il presidente della Casa del Tibet, Stefano Dallari, accompagnandola peraltro ad una petizione online lanciata sulla piattaforma change.org dall'eloquente titolo di "Progetto per un dialogo di pace tra Ucraina e Russia a Canossa" (che ha per il momento raccolto 39 adesioni).

E il fatto che l'iniziativa sia stata avviata proprio nel borgo "storico" della provincia di Reggio Emilia non è casuale, in quanto gli ideatori puntano evidentemente sulla suggestione del posto passato alla Storia (con la "s" maiuscola) nel Medioevo. Poco meno di un millennio fa, vi si celebrò infatti la riconciliazione fra il Sacro Romano Impero e il Papato, sotto la regia di Matilde di Canossa. L'espressione "andare a Canossa" è entrata nel vocabolario, anche se come perifrasi per indicare una sottomissione: in quell'occasione, fu infatti l'imperatore Enrico IV a sottomettersi a papa Gregorio VII, con il quale era entrato in contrasto. In questo caso, gli ideatori non propongono presumibilmente una resa unilaterale, quanto un dialogo fra Putin e Zelensky per indurli a trovare un compromesso volto all'immediata cessazione delle ostilità. Fantascienza? Chissà. Il sasso, per il momento, è però stato lanciato.

Un luogo simbolo di riconciliazione

"Da quando è stata creato nel 1990, il Centro culturale della Casa del Tibet a Votigno di Canossa ha sempre lavorato sugli ideali della pace e della non violenza. Nell’ottobre del 1999, il Premio Nobel per la Pace, il XIV Dalai Lama ha visitato la Casa del Tibet, nel borgo medioevale di Votigno di Canossa e ci ha incoraggiato a continuare il nostro lavoro per la soluzione pacifica e non-violenta dei conflitti. Ed è da questo impegno che è nata l’idea, apartitica e al di sopra delle parti, di invitare a Canossa, sulle colline di Reggio Emilia, Putin e Zelensky o una loro delegazione, per un dialogo di pace fra Russia e Ucraina. Perché a Canossa? Perché Canossa è il luogo dove, il 28 gennaio del 1077, nel castello della Contessa Matilde di Canossa si svolse l’incontro fra il Papa Gregorio VII e l’Imperatore di Germania, Enrico IV, per trovare fra i due contendenti una soluzione di pace ed allontanare la guerra - si legge nella missiva -. La mediazione della Contessa Matilde ebbe successo: la disputa si fermò e i soldati riposero le armi. Da allora Canossa è diventata il simbolo internazionale di riconciliazione, di dialogo, di mediazione. Perché non riproporre oggi un incontro a Canossa fra le due parti, senza pregiudiziali, per cercare di risolvere la devastante guerra in Ucraina? Chiediamo il coraggio e il buon senso da entrambe le parti: la guerra la fanno gli uomini e sono gli uomini a farla cessare. Siamo in tanti a crederci.

Per questo, nella ricorrenza dell’incontro matildico, abbiamo lanciato una raccolta digitale di firme internazionale per il progetto di Pace in Ucraina, a Canossa, da inviare alle due parti. Chiediamo al mondo attenzione e risposte”

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