Cronaca locale

I collettivi del Michelangiolo danneggiano la scuola: "Denunce e guai non ci avete mai"

Alcuni studenti del Liceo Michelangiolo di Firenze (vicini ai collettivi che lamentarono di esser stati aggrediti da Azione Studentesca) sono stati denunciati dalla preside a causa dei danni causati alla scuola dopo l'occupazione dello scorso dicembre

La protesta degli studenti di sinistra del Michelangiolo dopo la denuncia
La protesta degli studenti di sinistra del Michelangiolo dopo la denuncia

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I collettivi del Michelangiolo danneggiano la scuola: "Denunce e guai non ci avete mai"

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Lo scorso febbraio, i collettivi studenteschi del Liceo Michelangiolo di Firenze (e non solo) posero l'accento sui tafferugli avvenuti davanti alla scuola, lamentando di esser stati aggrediti da alcuni esponenti di Azione Studentesca. Ma nei prossimi giorni saranno gli studenti di sinistra a dover rispondere agli inquirenti, a causa della denuncia presentata nelle scorse ore dalla preside del medesimo istituto. Il motivo? L'occupazione che gli stessi collettivi promossero lo scorso dicembre. O meglio, gli effetti secondari causati dalla stessa, visto che secondo la dirigente scolastica avrebbe procurato danni economici non da poco al liceo a causa del comportamento sconsiderato di alcuni dei partecipanti. E sono quindi arrivati tre avvisi di garanzia e di convocazione dalla polizia giudiziaria a carico di alunni ed alunne. A rendere noto l'accaduto sono stati i rappresentanti di sinistra degli studenti, per quello che si prefigura però alla stregua di un "autogol".

I danni causati alla scuola dall'occupazione dei collettivi

L'accaduto riporta l'attenzione sulla scuola del capoluogo della Toscana, già salita agli onori della cronaca per un episodio antecedente a quello dello scorso inverno. Stando a quanto ricostruito dalla stampa locale, la preside si sarebbe rivolta alla Digos, sporgendo denuncia: la donna ha messo gli investigatori al corrente dello stato in cui versava l'istituto al termine della suddetta occupazione, fra sporcizia diffusa ed oggetti a quanto sembra danneggiati. La dirigente non contestava quindi l'occupazione, ma aveva chiesto conto ad una delegazione degli studenti dei motivi che avrebbero indotto qualcuno a rovinare gli arredi scolastici e a distruggere i computer presenti all'interno dell'edificio. E dopo aver ricevuto risposte vaghe, avrebbe deciso di formalizzare la denuncia nei confronti dei tre "delegati". Un atto che i collettivi di sinistra non hanno accolto bene, pur confermando i danni causati alla scuola dall'occupazione.

La giustificazione surreale del collettivo

“La scuola è tutt’altro che devastata - hanno ad esempio dichiarato al quotidiano La Nazione i membri del Collettivo Sum Michelangiolo - è stato necessario chiamare un tecnico per rimettere a posto i pc, il cui numero è rimasto lo stesso prima e dopo l’occupazione, e una ditta di pulizie per ripristinare le condizioni igieniche della scuola. Questa non è una devastazione”. Una prima protesta contro il provvedimento è già stata attuata dal collettivo, considerando lo striscione recitante "Denunce e guai non ci avete mai" apparso all'ingresso della scuola. Ma chissà che le nuove indagini non possano contribuire definitivamente a far luce anche su quanto avvenuto lo scorso febbraio: gli esponenti di Azione Studentesca coinvolti nella rissa avevano già dichiarato di aver agito dopo esser stati a loro volta aggrediti dai collettivi, in una precedente occasione.

E il direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, non più tardi di una settimana fa, si era detto rammaricato della strumentalizzazione del fatto da parte di alcune forze politiche.

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