Cronaca locale

"Non posso entrare". La scuola vieta l'ingresso ai neonati: bufera a Firenze

A Firenze, una scuola primaria ha vietato l'ingresso ai bambini di pochi mesi durante i colloqui fra i docenti e i genitori degli alunni. Un divieto espresso tramite un disegno raffigurante un neonato e corredato dalla frase "Non posso entrare neanche io", che ha già generato polemiche

"Non posso entrare". La scuola vieta l'ingresso ai neonati: bufera a Firenze

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Firenze, scuola vieta l'ingresso ai neonati durante i colloqui con i docenti: è polemica

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Un disegno raffigurante un neonato sorridente, corredato tuttavia da una frase eloquente: "Non posso entrare neanche io". Questo riporta il foglio affisso all'ingresso di una scuola primaria di Firenze, per una vicenda che promette di generare ulteriori polemiche. E della quale anche l'amministrazione comunale Pd dovrà presto rispondere, visto che l'argomento sarà tema di dibattito nella prossima seduta del consiglio comunale (fissato per il prossimo lunedì). A segnalare per primo la questione sarebbe stato il genitore di un bambino che frequenta l'istituto scolastico in questione. Ha contattato un consigliere comunale d'opposizione, segnalandogli una discussione tra la mamma di una bambina in fasce e il personale della scuola primaria don Milani dell’istituto comprensivo Piero della Francesca. Stando al racconto del testimone, alla donna è stato comunicato il divieto di entrare nell'edificio insieme alla piccola che aveva con sé.

Il "divieto d'accesso" per i bambini di pochi mesi sarebbe valido esclusivamente durante i colloqui individuali fra gli insegnanti e i genitori degli alunni. Non tutte le famiglie avrebbero tuttavia accettato di buon grado la decisione della scuola. Sotto la lente d'ingrandimento è finita anche una delle modalità con cui la dirigenza ha comunicato la scelta: sulla vetrata della porta d'ingresso dell'edificio scolastico compariva, come detto, un disegno che raffigurava un bimbo di pochi mesi, sopra la frase che ricordava il divieto. Un divieto che il consigliere di minoranza, nell'esprimere il proprio dissenso, ha paragonato ai cartelli che in alcuni edifici o esercizi commerciali vietano espressamente l'accesso ai cani o ad altri animali domestici.

Alla luce di tutto ciò, il Movimento 5 Stelle fiorentino ha espresso nelle scorse ore l'intenzione di interrogare sull'accaduto l'assessore all'educazione (nonché candidata a sindaco "dem" alle prossime elezioni) Sara Funaro, "per capire se questa prassi sia condivisa da questa amministrazione o se intenderà prendere provvedimenti in merito". "La cosa più scandalosa è stata la presenza del cartello affisso all’ingresso della scuola don Milani - ha commentato il capogruppo pentastellato Roberto De Blasi - così come in certi casi messaggi del genere ritraggono animali domestici, in questo caso è un bambino ad essere oggetto di discriminazione. Sappiamo tutti che sarebbe buonsenso non portare i bambini ai colloqui.

Ma vietare l’ingresso al plesso ai fratellini più piccoli è davvero scandaloso oltre che irrispettoso nei confronti dei genitori che non hanno alternativa e non possono lasciare i propri figli in macchina ad aspettare".

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