Cronaca locale

Gatto usato come pallone da basket: il folle "gioco" degli adolescenti

A Tarquinia, alcuni adolescenti hanno maltrattato un gatto di pochi mesi: lo hanno afferrato e trattato come se fosse un pallone da basket, lanciandoselo a vicenda mentre uno di loro riprendeva la scena con lo smartphone. L'Enpa: "Scene inaccettabili per la violenza e il degrado che rappresentano"

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Si sarebbero imbattuti in un gatto di pochi mesi, non distante dal mare. Ed avrebbero pensato bene di afferrarlo e di lanciarselo a vicenda, come se si trattasse di un pallone da basket e non di un essere vivente. Questo il folle "gioco" messo in pratica da un gruppo di quindicenni a Tarquinia, nelle scorse ore. A rendere nota la vicenda sono stati i titolari di una clinica veterinaria, i quali hanno poi provveduto ad allertare le forze dell'ordine. Sulla base delle testimonianze rese da alcune persone che hanno assistito alla scena, i giovanissimi (con tutta probabilità turisti, a quanto sembra) avevano raccolto il gatto nei pressi del lido della cittadina viterbese. E ad un certo punto, tenendolo per le zampe, si sarebbero disposti in cerchio ed avrebbero iniziato a passarselo fra loro con lunghi lanci, come se fosse una palla.

Un gesto goliardico di pessimo gusto che avevano probabilmente intenzione di pubblicare sui social network, visto che uno di loro era impegnato a riprendere i sodali con lo smartphone. Solo l'intervento di una cliente della clinica sopracitata, dopo essersi accorta di quel che stava avvenendo, ha a quanto pare evitato il peggio: la donna ha iniziato ad urlare, chiedendo conto ai minori di quel che stavano facendo ed intimando loro di smetterla. E il gruppo si è così dato alla fuga nelle vie limitrofe, cercando di far perdere le proprie tracce. “Oltre ad esprimere il più totale disgusto per queste persone incivili, vorremmo far sapere a loro e ai loro genitori che il maltrattamento degli animali è penalmente perseguibile e che sono state avvisate le autorità competenti – le parole dei veterinari, riportate dal Corriere di Viterbo – in attesa che questi ragazzi vengano identificati dalle telecamere di sorveglianza, ci auguriamo che qualcuno insegni loro il rispetto per la vita".

Un episodio che continua insomma a far discutere, sul quale è poi intervenuta anche l'Enpa. La sezione locale della Protezione animali ha ricordato come l'articolo 544 ter del Codice Penale punisca con un periodo di reclusione da 3 a 18 mesi (o con una multa da 5mila a 30mila euro) i colpevoli di sevizie o crudeltà nei confronti degli animali. E hanno citato anche l'articolo 2048 del Codice civile, che stabilisce la responsabilità dei genitori per gli illeciti commessi dai figli minorenni. "Scene che danno i brividi non solo per l’inaccettabile violenza ma anche per il degrado che rappresentano - la posizione di Enpa Viterbo, espressa in una nota pubblicata da TusciaWeb - giovani che, invece di vergognarsi di un gesto tanto ignobile, se ne vantano.

E spesso lo condividono con orgoglio sui propri profili social".

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