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"Il centro sociale non paga la Tari". La denuncia di Fratelli d'Italia

Gli occupanti di un centro sociale di Firenze non pagano la tassa sui rifiuti prodotti, pur usufruendo del servizio. E Fratelli d'Italia non ha risparmiato un duro attacco all'amministrazione Pd: "Una vera ingiustizia nei confronti di chi paga regolarmente la Tari"

Uno dei locali del centro sociale
Uno dei locali del centro sociale

Nella Firenze amministrata dalla giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Pd Dario Nardella, i "compagni" del centro sociale del Quartiere 5 non pagano a quanto pare la tassa sui rifiuti pur usufruendo lo stesso del servizio. Questa è la denuncia di Fratelli d'Italia, che non ha risparmiato un duro attacco al Partito Democratico. Nel mirino del centrodestra è finito in particolare il centro "Next Emerson", già oggetto di un'interrogazione da parte del consigliere di quartiere Matteo Chelli. E proprio da quest'atto sarebbe emersa l'irregolarità legata all'edificio, al quale non risulterebbe associata alcuna utenza per quanto riguarda la Tari. "Quanto sta accadendo al centro sociale occupato Next Emerson di via di Bellagio rappresenta un’ingiustizia nei confronti di tutti i fiorentini che pagano regolarmente la Tari - l'attacco di Alessandro Draghi, capogruppo di FdI in consiglio comunale, e del sopracitato Chelli - tanto più che Alia (la società partecipata che gestisce il servizio di raccolta rifiuti nella provincia fiorentina, ndr) fornisce i contenitori per la raccolta dei rifiuti, nonostante gli occupanti non si sognino nemmeno di aprire un’utenza Tari".

Gli esponenti di Fratelli d'Italia si sono focalizzati proprio su questa presunta disparità di trattamento, visto che gli occupanti del centro autogestito da oltre un decennio (che avrebbe al suo interno anche una biblioteca ed uno "skate park") sarebbero di fatto esentati dal pagamento della tariffa. Uno smacco ai contribuenti che invece la pagano, insomma. “Comprendiamo, come spiegato nella risposta fornita da Alia, che ci sia la necessità di raccogliere la spazzatura che altrimenti finirebbero in strada - hanno proseguito Draghi e Chelli, attaccando gli amministratori "dem" - ma non è accettabile che un cittadino che magari non riesce a pagare la Tari perché in difficoltà economica venga perseguito dall’amministrazione comunale, mentre chi occupa abusivamente una struttura sia esentato dal pagare il dovuto. E che sia di fatto al di sopra della legge”.

Gli addetti alla nettezza urbana sono quindi chiamati a prelevare anche i rifiuti prodotti dal centro sociale. E sempre secondo Fratelli d'Italia, gli occupanti si sarebbero appropriati di cassonetti in teoria utilizzabili dall'intera collettività, portandoli all'interno degli spazi del centro.

"Secondo quanto riferito dal gestore dei rifiuti, i contenitori forniti agli occupanti non risulterebbero essere ad uso esclusivo degli stessi, ma utilizzabili da chiunque - la chiosa di Draghi e Chelli - ci domandiamo allora perché non siano collocati sulla pubblica via, in uno spazio idoneo, come qualsiasi cassonetto stradale presente in città. Il PD si assuma le proprie responsabilità evitando giri di parole che mettono in luce una chiara ed evidente contraddizione logica e morale ai danni dei cittadini”.

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