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La Lega punge il Pd: "Piano operativo "cucito" sulla comunità islamica"

La Lega ha accusato l'amministrazione Pd di Firenze di aver "cucito" il nuovo Piano operativo comunale sulle esigenze della comunità islamica locale, nell'ottica dell'operazione legata alla nuova moschea. "Una scelta politica, non urbanistica: la sinistra deve tutelare anche i residenti italiani"

La Lega punge il Pd: "Piano operativo "cucito" sulla comunità islamica, la sinistra tuteli gli italiani"

L'amministrazione di centrosinistra di Firenze ha "cucito" il nuovo Piano operativo comunale sulle esigenze della comunità islamica, nell'ottica dell'operazione che dovrà portare all'individuazione della nuova sede della moschea locale. Questo l'attacco rivolto dalla Lega al Partito Democratico nelle scorse ore, che riporta l'attenzione sulla "questione moschea". Il Carroccio si era già fatto promotore nelle scorse settimane delle istanze della proprietà dell'immobile in cui si trova ancora oggi il luogo di culto (nonostante gli avvisi di sfratto e i tentativi di sgombero rimandati da ormai quattro mesi) accusando i "dem" di avere un occhio di riguardo per la comunità musulmana che vive nel capoluogo della Toscana. Un attacco rafforzato da alcune novità introdotte a margine dell'approvazione del nuovo Piano operativo, come quella di non rendere necessario il cambio di destinazione d'uso degli immobili da adibire a luoghi di culto.

"Con il nuovo Piano operativo comunale adottato in consiglio entrerà in vigore la norma dell’"indifferenza funzionale", che sarà valida per tutti i luoghi di culto, per le attività delle associazioni dilettantistiche e per il terzo settore - hannno dichiarato Federico Bussolin e Federico Bonriposi, rispettivamente capogruppo in consiglio comunale e commissario comunale della Lega - in sintesi non sarà necessario che i locali cambino destinazione d’uso: sia essa commerciale, direzionale o abitativa. Con questa operazione da noi fortemente criticata si offre un evidente “assist” alla comunità islamica: un aiuto figlio di una scelta politica, non urbanistica". Gli esponenti leghisti hanno poi posto l'accento sull'operazione economica particolarmente onerosa che dovrebbe portare gli islamici ad acquistare uno stabile valutato oltre un milione di euro, per realizzarvi il nuovo luogo di culto.

"Resta un altro grande problema: da dove e da chi arriveranno i soldi per pagare l'acquisto immobile dell'ex-banca fra piazza de' Ciompi e via Martiri del Popolo? Chi vigilerà sulla provenienza di determinati finanziamenti? - le preoccupazioni dei leghisti, espresse in una nota - si parla già sulla stampa di una cifra di partenza di 1.250.000 euro. Ma potrebbe arrivare, si dice, un acquirente-ponte che poi garantirà alla comunità i locali in affitto. Non ci rassicura, in tal senso, il fatto che certe fonti restino anonime. Così come l’eventuale provenienza dei fondi”. Bonriposi e Bussolin hanno infine sollecitato la sinistra a tutelare maggiormente gli abitanti e i negozianti del quartiere in cui si trova ancora la moschea.

"In Borgo Allegri permangono disagi sofferti da residenti e commercianti a causa alle attività parallele alle giornate di preghiera: dai mercati abusivi sul marciapiede all’utilizzo esclusivo del giardino del Gratta, dinanzi all’attuale centro islamico - ha chiosato la Lega - faremo un'opposizione scrupolosa per il rispetto della legalità e dei residenti fiorentini ed italiani".

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