Cronaca locale

Calcio in faccia ad uno straniero fermato dai carabinieri a Livorno: nuovo video choc

Nuova bufera dopo il caso di Milano, questa volta sono coinvolti due carabinieri e uno straniero, arrestato per furto e resistenza a pubblico ufficiale . L’Arma prende posizione: “Il militare è stato subito trasferito”

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Nuovo episodio violento dopo quanto avvenuto mercoledì a Milano. Un calcio in faccia a un giovane già fermato e bloccato a terra: questo quanto accaduto a Livorno e immortalato in un video diventato virale sui social network nel giro di poche ore. Coinvolti un giovane e due carabinieri, la sequenza non lascia spazio a grossi dubbi: uno dei due militari sferra un calcio in faccia al ragazzo già fermato dal collega.

La dinamica dei fatti

Come si evince dal video che circola ormai da ore su Twitter, i due carabinieri ripetono a più riprese “fermo” al giovane, mentre questo è già a terra. Ammanettato e tenuto per il collo da uno dei due militari, il ragazzo urla: “Mi fa male la gamba”. Subito dopo: “La gente mi guarda, così mi fanno le foto”. Secondo quanto ricostruito dal Corriere della Sera, il ragazzo – originario del Nord Africa – era in fuga dopo aver messo a segno una rapina in un noto centro commerciale di Livorno. Scappato con del materiale elettronico dopo aver minacciato una guardia, è stato individuato dalle forze dell’ordine: dopo una breve rincorsa, i due carabinieri lo hanno acciuffato. Il video riprenderebbe quanto accaduto al termine della fuga del ladro.

L’Arma: “Militare subito trasferito”

Interpellata sul video in questione, l’Arma dei Carabinieri ha tenuto a precisare che la condotta del militare“non è assolutamente in linea con i valori dell'Arma”: “Il comportamento del militare verrà giudicato immediatamente con il massimo rigore sotto ogni aspetto, a partire dal trasferimento istantaneo ad un incarico non operativo". Per quanto riguarda il ragazzo, è stato arrestato con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e rapina impropria.

L’esposto del Codacons alla Procura

Sui social network si è riacceso il dibattito dopo la bufera scoppiata mercoledì per il caso del transessuale a Milano. Il Codacons è intervenuto con un esposto alla Procura della Repubblica: la richiesta è di indagare sul conto del militare per i reati di percosse e lesioni personali. Perentorio il presidente dell’associazione Carlo Rienzi nel chiedere il licenziamento in tronco e azioni risarcitorie per i danni di immagine subiti dall’Arma: “Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un episodio vergognoso, del tutto indegno di un paese civile.

La brutalità con cui il carabiniere ha aggredito il ragazzo rappresenta un pericolo anche sul fronte sociale, perché le immagini che hanno fatto il giro del web rischiano di avere un enorme potere diseducativo, incentivando e spingendo i giovani alla violenza”.

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