Cronaca locale

Onde fino a 8 metri e il traghetto rischia di ribaltarsi: cos'è successo a Ponza

La nave, partita da Formia, ha dovuto affrontare il mare mosso e per poco non si è rovesciata

Onde fino a 8 metri e il traghetto rischia di ribaltarsi: cos'è successo a Ponza

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Onde fino a 8 metri e il traghetto rischia di ribaltarsi: cos'è successo a Ponza

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Paura sul traghetto Quirino partito da Formia e diretto a Ponza. Il forte maltempo e il mare molto mosso hanno quasi fatto ribaltare l'imbarcazione, che solo per poco non si è rovesciata. Sono stati momenti di autentico terrore per coloro che si trovavano a bordo del mezzo. Per fortuna, malgrado l'estrema difficoltà incontrata, l'attracco è riuscito e le persone sono arrivate a destinazione.

Onde alte 8 metri

Partito da Formia (Latina) intorno alle ore 9.00 di ieri, sabato 20 gennaio, il traghetto Quirino era diretto a Ponza, ma durante le manovre di attracco al porto la nave ha incontrato diverse difficoltà a causa delle avverse condizioni meteo. Il forte vento e le onde altissime, fino a 8 metri, hanno quasi fatto ribaltare il Quirino, scatenando il panico a bordo. Molti, infatti, hanno temuto il peggio quando hanno visto la nave sollevarsi e i pesi spostarsi. Ci sono stati addirittura danni alle auto caricate sul traghetto. I veicoli sono stati infatti sbattuti l'uno sull'altro mentre si trovavano in stiva.

Per fortuna, nonostante il grandissimo spavento, nessuna delle persone (passeggeri e personale di bordo) ha riportato ferite. Tutti e 120 i soggetti che stavano viaggiando sul traghetto sono rimasti illesi. Il rischio che questa vicenda si trasformasse in tragedia, tuttavia, è stato altissimo. Mancava davvero poco perché l'imbarcazione si ribaltasse.

Passato il momento critico, il Quirino ha poi completato le manovre di attracco al porto di Ponza e le persone, comprensibilmente provate, hanno toccato terra ferma. Le autorità hanno subito avviato degli accertamenti sulla nave-traghetto, e, stando alla Guardia Costiera, non sono stati riscontrati danni strutturali. Alle 15.20, l'imbarcazione è quindi ripartita per il viaggio di ritorno verso Formia.

"Immediato l'intervento della Guardia Costiera di Ponza che, coadiuvata dalle altre Forze di Polizia, ha avviato senza ritardo l'attività finalizzata ad accertare le eventuali criticità insorte nel corso della navigazione, con particolare riguardo al rizzaggio del carico. Le preliminari operazioni di accertamento sono durate sino al primo pomeriggio allorquando, in esito all'attività svolta, è stata cristallizzata l'assenza di qualsivoglia danno strutturale in conseguenza dell'accaduto e, verificato che l'unità fosse conforme ai certificati statutari e in regola con le norme a tutela della sicurezza della navigazione, si è consentito che ripartisse alla volta di Formia alle 15.20", è quanto si legge nel comunicato ufficiale pubblicato dalle agenzie di stampa.

Le reazioni

L'assessore ai Trasporti della Regione Lazio Fabrizio Ghera ha dichiarato di essersi tempestivamente messo in contatto con la Guardia costiera e la compagnia di navigazione Laziomar al fine di comprendere che cosa è accaduto. "Per fortuna non si sono registrati feriti a bordo, né tra i passeggeri, né tra i membri dell'equipaggio anche se, numerose auto trasportate all'interno del garage della nave, hanno subito diversi danni", ha commentato, come riferito dal Quotidiano Nazionale.

"Purtroppo questo è solo l'ultimo in ordine di tempo degli episodi che ci vedono tristemente protagonisti di questi disagi che noi residenti siamo costretti a vivere. Non possiamo più attendere, c'è il serio rischio che accada una tragedia", ha invece dichiarato Francesco Ambrosino, il sindaco di Ponza, che ha voluto ricordare quanto accaduto alla motonave Tetide lo scorso anno. "Ponza deve avere un porto sicuro ed anche la flotta delle navi e degli aliscafi deve essere rimodernata. Non è possibile continuare a viaggiare con navi di 50 anni e avere un porto reso tale dai Borbone oltre 350 anni fa. Basta giustificazioni, la Regione e il Ministero si assumessero le loro responsabilità.

Da oggi chi vuole bene all'isola ce lo dimostri con i fatti", ha concluso.

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