Milano, ora anche gli ambientalisti piantano le tende

Ultima Generazione e altri movimenti ecologisti prendono spunto dalle proteste degli studenti universitari contro il caro affitti per esporre le proprie rivendicazioni alla Statale

Gli studenti che hanno occupato l'Università Statale di Milano per protesta contro i combustibili fossili (Foto: Davide Canella)
Gli studenti che hanno occupato l'Università Statale di Milano per protesta contro i combustibili fossili (Foto: Davide Canella)
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C'era da aspettarselo, ma alla fine l'unione delle "forze" è puntualmente arrivata: dopo la protesta di chi chiede a gran voce politiche contro il caro affitti, si sono accampanti in tenda anche gli ambientalisti. Probabilmente rimasti a secco di idee dopo le varie scenate esibizionistiche contro monumenti e opere d'arte, Ultima Generazione ha preferito scendere a più miti consigli, emulando la recente mobilitazione degli studenti che aveva visto originariamente come protagonista Ilaria davanti al Politecnico di Milano.

Ora, invece, le tende installate nel cortile della Ghiacciaia alla Statale sono servite per alzare la voce contro l'uso dei combustibili fossili, il green-washing delle aziende private (anche in università) e per chiedere più fondi pubblici alla ricerca, in modo da garantirne l'indipendenza. Insieme agli ecovandali, hanno passato la notte in ateneo anche alcuni attivisti appartenenti a realtà diverse che hanno unito le loro battaglie: da Link-Studenti Indipendenti ai Fridays for Future, passando per Cambiare rotta ed Ecologia politica.

Che cosa sostengono gli ambientalisti

"Facciamo da megafono, ma sono punti comuni che possiamo condividere con tutti gli studenti, non parliamo a nome di una lista o dell'altra", sottolineano dal cortile Francesco e Chiara. Le assemblee e gli eventi sono proseguite fino al tardo pomeriggio di ieri, con spazi anche ai collettivi sul tema della didattica alternativa e ad esperti sull'impatto di Milano-Cortina 2026. "L'occupazione è stata decisa in solidarietà alla campagna internazionale End Fossil per chiedere uno stop immediato dei finanziamenti pubblici al fossile e fermare la presenza dei privati del fossile nelle nostre università", ricordano dal cortile della Ghiacciaia, lanciando rivendicazioni e indicazioni sia al Ministero sia al loro ateneo.

Le richieste all'Università

Tra le richieste del picchetto, stop a corsi interi dedicati all'estrazione petrolifera, ma anche la creazione di un corso di laurea obbligatorio in tutte le facoltà sulla crisi climatica, sul modello Barcellona, con il coinvolgimento diretto degli studenti. E, ancora, "più trasparenza sui rapporti tra l’università e i finanziamenti dei privati". "Servono più fondi pubblici agli atenei per 'liberare' le loro ricerche", continuano Chiara e Francesco, che chiedono particolare attenzione anche sul futuro Campus della Statale a Mind e su quello che si sta costruendo attorno: "Un modello che rischia di essere catalizzatore proprio di quel processo di subordinazione della ricerca ai privati".

"La crisi climatica è sotto i nostri occhi – ribadiscono in un comunicato congiunto – e non ci fermeremo finché non verranno ascoltate le nostre richieste e prese le azioni drastiche che sono necessarie per contrastarla". Appuntamento, quindi, al prossimo accampamento.

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