Napoli, muore in ambulanza dopo essere stato colpito dal taser

Le forze dell'ordine erano intervenute per una lite in famiglia. La vittima è un 35enne che ha opposto resistenza. Scoppia la polemica politica sull'uso del taser

Napoli, muore in ambulanza dopo essere stato colpito dal taser
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Lo stavano portando in ospedale ma non ce l'ha fatta. Un uomo di 35 anni è morto in ambulanza, a Napoli, dopo essere stato colpito col taser che i carabinieri, secondo quanto ricostruito, avrebbero utilizzato per bloccarlo dopo una serie di tentativi andati a vuoto.

I militari erano intervenuti dopo la segnalazione di una lite in famiglia, nel quartiere Chiaia. L'uomo, dopo aver aperto la porta completamente nudo e in forte stato di agitazione, ha subito opposto resistenza. I militari prima hanno tentato di immobilizzarlo usando lo spray al peperoncino, poi, dopo l'intervento di altri carabinieri, è stato utilizzato il taser, seguendo le procedure previste dalla legge, come assicura dal comando dei carabinieri. Nella casa i carabinieri hanno trovato una donna, la figlia e l'uomo che poi è stato bloccato.

La salma è stata posto sotto sequestro in attesa dell'autopsia, che dovrà accertare le esatte cause del decesso.

Scoppia polemica politica

"Ancora un morto dopo essere stato colpito dal taser - scrive sui social il senatore Pd Filippo Sensi -. Non capisco cosa si stia aspettando per fermare questa strage, cosa aspetta il governo a interrompere l’utilizzo di questo strumento letale, che non protegge e non difende la sicurezza dei cittadini".

"Un'altra imprescindibile morte causata dall'imprescindibile taser di Piantedosi: questa volta è accaduto a Napoli ed è l'ennesimo decesso in pochi mesi a seguito dell'uso di questo strumento. Praticamente una strage. Il ministro dovrebbe fermarsi e sospenderne l'uso". Lo afferma il segretario di +Europa, Riccardo Magi. "A settembre, rispondendo a una mia interrogazione alla Camera in cui chiedevo una sospensione del taser in attesa di accertamenti da parte degli organi preposti sui primi due casi - ricorda Magi - il ministro dell'Interno aveva ribadito la necessità dell'uso di questa arma, rifiutandosi di ritirarla. Nel frattempo altre persone sono morte, pagando con la vita l'irresponsabilità di un ministro che si conferma inadatto al ruolo che ricopre.

Non è difendendo il taser che Piantedosi difende l'onorabilità delle nostre forze dell'ordine, ma è l'esatto opposto: in questo modo il governo non fornisce agli operatori di polizia né tutele né garanzie trovandosi nella condizione di utilizzare uno strumento di cui non sono totalmente chiari gli effetti. Piantedosi si fermi e - conclude il segretario di +Europa - sospenda l'uso del taser".

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