Ogni anno, quando dicembre si avvicina, la vita nelle case comincia a cambiare ritmo. Le giornate più corte sembrano invitare a trascorrere più tempo insieme e i più piccoli avvertono che sta per accadere qualcosa di speciale.
Natale, per molte famiglie, è diventato una festa sempre meno legata al significato religioso originario e sempre più immersa in una dimensione commerciale, fatta di corse, acquisti e immagini scintillanti che si rincorrono ovunque. Eppure non c’è bisogno di essere religiosi per celebrare l’avvento: si tratta di riconoscere un ritmo dell’anno, un tempo di attesa, la speranza nella festa che arriva e – molto spesso – un’occasione preziosa di momenti condivisi in famiglia.
È un messaggio importante nell’educazione dei bambini, in un presente costantemente distratto.
È proprio da questa riflessione che nasce l’idea di “Design a Natale”, un quaderno di giochi e sfide progettuali pensato dai designer e dagli educatori del Junior Lab per trasformare dicembre in un laboratorio creativo da vivere in famiglia. (Il Junior Lab è il laboratorio di design per bambini (3-13 anni) all’ADI Museum in piazza Compasso d’Oro 1 a Milano).

A prima vista somiglia a un libro di attività, ma sfogliandolo ci si accorge subito che è qualcosa di diverso. Già dalle prime pagine, JDee — la mascotte del Junior Lab — accoglie il lettore spiegando che le attività seguono un certo ritmo e un metodo preciso. La promessa è quella del gioco e del divertimento, sì, ma imparando a osservare, comprendere, progettare, costruire e raccontare.
È l’invito a guardare il Natale con gli occhi del design, cioè con quella miscela di curiosità, immaginazione e capacità di dare forma alle idee che i bambini possiedono naturalmente, ma che hanno bisogno di spazi e tempi giusti per esprimersi.
Il quaderno alterna sfide facili, medie e più complesse — come indicato dai simboli nelle prime pagine — e invita i bambini a usare materiali semplici: carta, matite, forbici, nastro adesivo. Perché il design, prima di tutto, è un modo di pensare e non dipende dalla complessità degli strumenti. È una cosa che si “fa con le mani”, come ricorda il messaggio introduttivo del libro, e a Natale questa dimensione acquista un valore ancora più forte: permette di rallentare, di toccare, di creare e di riscrivere a proprio modo le tradizioni, come proposto dalle attività dedicate agli “oggetti delle feste” o alla trasformazione degli alberi “non convenzionali” in versioni natalizie.

“Design a Natale” dialoga con il mondo del design: piccoli oggetti reali e riconoscibili, spesso vincitori del Compasso d’Oro, ispirano i bambini lungo le pagine, mostrando come “avrebbero fatto i designer”.
È il caso del calendario “Timor” di Enzo Mari o della lampada “Falkland” di Bruno Munari: piccole finestre che collegano il gesto domestico al patrimonio del design italiano, dimostrando come ogni idea possa nascere da un dettaglio, da una forma, da una storia.
Per i bambini è un modo leggero ma importante di scoprire che il design non è solo estetica: è cultura, è ricerca, è capacità di
guardare il mondo con occhi diversi.“Design a Natale” è disponibile in libreria, su Amazon o abbinato al biglietto dei laboratori per bambini di Natale del Junior Lab dell’ADI Design Museum Compasso d’Oro.