Centrosinistra assente alle comunali. La figuraccia Dem nella "rossa" Romagna

Il PD non è riuscito a completare la lista dei candidati al consiglio comunale. E l'attuale primo cittadino di centrodestra sarà l'unico candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative: succede a Sarsina, nella Romagna "storica" roccaforte della sinistra

Il sindaco di centrodestra di Sarsina (al centro, in prima fila) e i candidati al consiglio
Il sindaco di centrodestra di Sarsina (al centro, in prima fila) e i candidati al consiglio

Il Partito Democratico non è riuscito a presentare una lista, a quanto sembra a causa di difficoltà sopraggiunte nell'individuare il candidato sindaco e i candidati al consiglio comunale. E l'unico "avversario" del centrodestra sarà quindi il quorum. Questa la situazione che si è venuta a creare nel Comune di Sarsina, un paese della provincia di Forlì-Cesena, dove gli elettori saranno chiamati a votare il mese prossimo per rinnovare il consiglio. La particolarità è che in lizza c'è un unico candidato: è il primo cittadino uscente Enrico Cangini, supportato dal centrodestra. Non si tratta del primo caso di elezioni comunali che vedono un solo candidato sindaco, perlomeno a livello nazionale. Ma se la realtà comunale in questione si trova in una tradizionale roccaforte della sinistra come la "rossa" Romagna, non può non destare attenzione l'assenza del centrosinistra.

Cosa fare per evitare il commissariamento prefettizio

E questo rappresenta sì un inedito, nel microcosmo locale: nel recente passato si sono susseguite alla guida del Comune romagnolo più liste civiche di centrodestra, ma sempre dopo aver conseguito il successo nella sfida con la sinistra. Per la prima volta, stavolta i "dem" non sono riusciti a mettere in piedi una formazione da proporre all'elettorato: stando a quanto riportato dal quotidiano Il Resto del Carlino, i consiglieri regionali PD avevano incontrato lo scorso 3 aprile i tesserati "per dare una scossa psicologica e caricare i rari e sfiduciati dem del posto" in vista dell'appuntamento. Tutto inutile però: alla fine, l'obiettivo non è stato raggiunto. E adesso? Se la vittoria del centrodestra appare scontata, il "rivale" da battere per la lista "Sarsina Nostra" sarà l'astensionismo. Per evitare il commissariamento prefettizio e far sì che il risultato elettorale non venga invalidato, è infatti necessario che almeno il 40% degli aventi diritto al voto si rechino ai seggi.

Con una sola lista l’antagonista è l’astensione

Una soglia che dovrebbe ad ogni modo essere superata senza troppi problemi, anche considerando che nel 2018 lo stesso Cangini ottenne più del 68% dei voti superando lo sfidante di centrosinistra. "Con una sola lista, l’antagonista è l’astensione. Ed è un avversario subdolo che si affronta con un’informazione capillare, facendo capire ai cittadini l’importanza di recarsi alle urne. Dovremo lavorare più del normale - ha dichiarato Cangini al Carlino - in questi anni abbiamo cercato di dare attenzione a tutti i cittadini, soprattutto i più fragili, avendo a mente l’interesse generale e non quello di parte.

Sono stati anni difficili dove siamo riusciti, grazie alle associazioni di volontariato, a mantenere la coesione sociale. E in questa campagna elettorale vorrei continuare a parlare con tutti i residenti".

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