Cronaca locale

"Obbligo=nazismo": i no vax attaccano ancora i sindacati

A Ferrara sono tornati i no vax: "Obbligo=nazismo" e "Obbligo vax=morte", le frasi composte con la vernice spray all'esterno delle sedi di Cgil e Cisl. Le forze dell'ordine indagheranno per risalire all'identità dei vandali

Una delle frasi no vax apparse a Ferrara nelle scorse ore
Una delle frasi no vax apparse a Ferrara nelle scorse ore

Frasi dipinte con la bomboletta spray, che accostano l'obbligo vaccinale al nazismo e puntano il dito contro le sigle sindacali. E a corredo, la firma inconfondibile: la doppia vu inscritta nel cerchio. Sono comparse nelle scorse ore a Ferrara, all'esterno delle sedi locali di Cgil e Cisl: i "no vax" sembrano insomma essere riemersi. L'emergenza Covid19 è ormai da tempo alle spalle, perlomeno per quanto concerne gli aspetti più critici. Eppure, gli anti-vaccinisti sono tornati alla carica ed è curioso notare come atti vandalici di questo genere, nell'ultimo anno, siano avvenuti quasi esclusivamente in Emilia-Romagna (stando perlomeno a quanto riportato dalle cronache nel periodo di tempo preso in esame). A denunciare l'accaduto è stata venerdì la Cgil di Ferrara, ricostruendo la vicenda. I fatti si sarebbero svolti nella prima mattinata: approfittando dell'oscurità e dell'assenza di testimoni, gli autori dell'atto vandalico hanno preso di mira volutamente la sede della Cgil e quella della Cisl, dipingendo frasi di protesta legate al vaccino anti-Covid.

L'attaco dei no vax e la condanna dei sindacati

"Obbligo=nazismo", recita una scritta composta con la vernice rossa sulla vetrata dell'immobile. E ancora: "Obbligo vax=morte", "Vivi liberi!". Nel mirino del mondo no vax sembrerebbero quindi esserci ancora i sindacati, rei nella loro visione di non essersi spesi abbastanza nel 2021 per evitare l'obbligatorietà del vaccino. E in una nota pubblicata sui social, i vertici locali delle due sigle sindacali non hanno nascosto l'irritazione per l'accaduto. "Accettare il confronto appartiene a chi crede fortemente nelle proprie convinzioni - la posizione di Veronica Tagliati e Bruna Barberis, rispettivamente segretaria generale Cgil Ferrara e Cisl Ferrara - le sedi sindacali sono luoghi di comunità, dove si esercita la libertà di espressione. Un gesto che insulta e offende chi “liberamente” sceglie di fare sindacato e chi sceglie di affidarsi al sindacato". Sulla questione è intervenuto anche il segretario locale della Uil, esprimendo solidarietà. "Un atto vile e meschino - le parole di Massimo Zanirato, espresse in un post su Facebook, respingendo le accuse mosse dai no vax - nel periodo della pandemia il sindacato ha fatto accordi a difesa dei lavoratori. La Uil esprime vicinanza e sostegno".

I precedenti

La palla dovrebbe quindi passare nelle prossime ore alle forze dell'ordine, per individuare i responsabili. Gli investigatori potrebbero avvalersi delle riprese effettuate dal circuito di videosorveglianza della zona, alla ricerca di ulteriori indizi. Ma non si tratta come anticipato di un avvenimento inedito, perché "raid anti-vaccinisti" si sono concretizzati nel post-pandemia con una certa frequenza in diverse città emiliane e romagnole.

Solo per restare agli ultimi mesi, casi analoghi sono ad esempio stati registrati anche a Modena e a Ravenna. In quest'ultimo caso, i no vax ravennati sono stati individuati lo scorso autunno e il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi aveva espresso soddisfazione per il lavoro svolto dagli inquirenti.

Resta a questo punto da capire se l'"episodio ferrarese" rappresenti l'ultima azione di un movimento ormai in declino o se si tratti del primo atto di una nuova "ondata vandalica".

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