Cronaca locale

Boom di turisti, ma mancano 15mila camerieri e baristi

Tanti turisti in arrivo a Roma per Pasqua, ma manca il personale per ristoranti, bar e altre strutture ricettive. L'allarme delle associazioni

Roma, boom di turisti, ma mancano 15mila camerieri e baristi

Malgrado la crisi ecominca, per le vacanze di Pasqua non sembrano mancare le presenze a Roma, tanto che la Capitale sta registrando il tutto esaurito. Un buona notizia per tutti coloro che lavorano con il turismo, anche se quest'anno ci saranno delle difficoltà. A quanto pare, infatti, se da un lato si è registrato un boom di prenotazioni e affluenze, dall'altro scarseggia il personale per ristoranti, bar e alberghi.

Fiepet Confesercenti lancia l'allarme

A parlare è Claudio Pica, presidente della Fiepet Confesercenti. Intervistato da il Corriere, Pica spiega che mancano ben 15 mila persone nel settore dell'ospitalità. Un problema non da poco, dato che in questo modo si rischia di registrare una carenza nei servizi da offrire ai clienti.

Sergio Paolantoni, presidente della Fipe Confcommercio, conferma quanto dichiarato da Claudio Pica, dicendo che a farsi maggiormente sentire è l'assenza di baristi, camerieri e personale di laboratorio. Se davvero, come si stima, per la Pasqua 2023 sono attesi oltre 450mila turisti (+61,5% rispetto al 2022), come faranno le strutture ricettive a supperire alle tante richieste? Si pensa a turni più lunghi, a straordinari, ma ciò non può ovviamente essere la soluzione. Manca personale, è un dato di fatto.

"Per il futuro va studiato un nuovo contratto per questo tipo di personale, vanno detassati gli straordinari dei giorni festivi in modo che vi sia un maggiore vantaggio economico", spiega Claudio Pica. Sergio Paolantoni afferma che ad oggi è molto cambiato il sistema di vita. "Si vuole lavorare 5 giorni a settimana e avere il weekend libero, o almeno il sabato o la domenica. Su questo tema abbiamo già chiesto un incontro al nuovo assessore al Lavoro della Regione, Manuela Rinaldi", dichiara.

Meglio nella ristorazione artigianale e negli alberghi

Per quanto riguarda pizzerie, panetterie, gelaterie e altri esercizi di ristorazione artigianale le cose vanno un po' meglio. Il presidente della Confartigianato Andrea Rotondo spiega che "non essendoci la somministrazione, ma solo consumo sul posto, non ci sono problemi col reperimento di camerieri, cuochi o chef. Ma va riproposto un contratto di lavoro come quello dell'apprendistato".

Anche gli alberghi si trovano in minor difficoltà, sebbene sia difficile reperire nuovo personale. Al momento, coloro che lavorano in hotel hanno un contratto a tempo indeterminato."Il problema è che molti sono ancora in Naspi, l’indennità mensile di disoccupazione, così in questo momento sono ancora coperti. E comunque, ci sono ancora 80 strutture chiuse", afferma Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi.

Si registra, invece, una mancanza di lavoratori stagionali, e si teme per l'arrivo dell'estate.

"Tra un po' apriranno gli stabilimenti balneari e pure lì manca molto personale", dichiara Tommaso Tanzilli, presidente dell'Ente Bilaterale Turismo della Regione Lazio.

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