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Pordenone, vandali distruggono le statuette della Madonna. Il sindaco: "Inaccettabile"

In un paese della provincia di Pordenone, qualcuno ha rubato e distrutto le statuette della Madonna collocate nelle lunette e nelle edicole votive. Il sindaco: "Individuare e punire i responsabili"

Una delle statuette della Madonna sottratte e distrutte da ignoti
Una delle statuette della Madonna sottratte e distrutte da ignoti
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Ignoti hanno rubato e vandalizzato le statue della Madonna collocate in alcune vie del paese, distruggendone diverse e lasciandone i cocci lungo la strada. A denunciare quanto successo a San Giorgio della Richinvelda, una realtà comunale di poche migliaia di abitanti situata in provincia di Pordenone, è stato il sindaco Michele Leon. E in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, il primo cittadino non ha nascosto rabbia e delusione per l'accaduto, anticipando la volontà di rivolgersi alle forze dell'ordine al fine di individuare al più presto i responsabili. "Vandalismo grave e vergognoso nella frazione di Aurava. Sono state rubate, saccheggiate e distrutte le Madonnine - le sue parole - un gesto inaccettabile e ingiustificabile, che danneggia non solo un simbolo importante per la comunità, ma anche la morale e l'etica di tutti noi".

Stando alle prime ricostruzioni, i fatti risalgono alle scorse ore: qualcuno ha innanzitutto sottratto le statuette della Madonna dalle lunette e dalle edicole votive del posto, approfittando dell'assenza di testimoni. E alcune di queste statue sono successivamente state rinvenute in frantumi a decine di metri di distanza da dove si trovavano abitualmente, distrutte dopo esser state presumibilmente gettate a terra con forza. Un avvenimento che ha peraltro lasciato perplessi e sgomenti i residenti, i quali stanno interrogandosi ancora adesso sulle ragioni alla base di quest'atto vandalico dal sapore blasfemo. E il sindaco non ha fatto eccezione. "È importante che la comunità si unisca per condannare fermamente questo comportamento e per lavorare insieme per proteggere e preservare la nostra eredità culturale e religiosa - ha proseguito Leon nella nota - tuttavia è anche importante non farsi guidare dall'ira e dalla vendetta si deve cercare di capire le ragioni che possono aver spinto l'autore o gli autori di questo gesto. Ciò non giustifica il vandalismo, ma potrebbe aiutare a prevenire futuri episodi simili".

Gli esponenti delle forze dell'ordine sarebbero stati ad ogni modo messi al corrente di quanto avvenuto e dovrebbero a breve passare al setaccio i filmati registrati della telecamere del circuito di videosorveglianza della zona. L'auspicio è che dalle registrazioni video possano emergere indizi utili per risalire all'identità dei vandali.

"In ogni caso, è importante che i responsabili di questo atto vengano individuati e puniti secondo la legge - ha chiosato il sindaco, su Facebook - e che si promuova l'educazione e la sensibilizzazione sul rispetto per la cultura e la religione degli altri. Solo così si potrà costruire una società più civile e giusta per tutti".

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