Scavalcano la recinzione e rubano statuetta della Madonna

A Cesena ignoti hanno rubato la statuetta della Madonna racchiusa in una celletta, dopo aver scavalcato la recinzione ed aperto la teca in vetro che la conteneva. Il presidente di quartiere ha ricordato al Pd le telecamere promesse dall'amministrazione e mai installate

La celletta vuota, dopo il furto della statuetta
La celletta vuota, dopo il furto della statuetta
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Ignoti hanno rubato una statuetta della Madonna racchiusa da tempo nell'edicola votiva che la protegge. I cittadini hanno condannato fermamente il gesto, con alcuni di loro che hanno già annunciato l'intenzione di rivolgersi alle forze dell'ordine. È avvenuto nelle scorse ore a Cesena, più precisamente nella frazione di Calisese. A rendere noto l'accaduto sono stati alcuni residenti, i quali hanno documentato l'episodio nel gruppo Facebook "Sei di Calisese se...". Qualcuno si è avvicinato alla cella che racchiudeva la statuetta, forse nelle ore notturne, scavalcando la recinzione (comunque piuttosto bassa). E dopo aver arraffato l'oggetto sacro, si è dato alla fuga approfittando dell'assenza di testimoni. Un furto che non poteva tuttavia passare inosservato: chi ha segnalato l'atto predatorio ha scritto di aver aspettato per qualche ora, sperando che il colpevole ci ripensasse. Per un desiderio che non si è però avverato.

"Abbiamo aspettato qualche giorno nella speranza che gli autori di questo “gesto” ci ripensassero. Ma così non è stato - hanno scritto in una nota su Facebook i residenti, mostrando la foto della celletta vuota -con l’amaro in bocca si informa che questa è la celletta sita all’incrocio tra via Casale e via Castello di Carpineta. Al nostro risveglio il primo giorno dell’anno l’abbiamo trovata così, vuota, e della Madonnina non ve n’era più traccia. Provvederemo in questi giorni con la denuncia ai carabinieri, che sono già stati avvisati del fatto. Ci rimane la vana speranza di un suo ritrovamento". Il manufatto che conteneva la Madonnina risale al 1955. Ed è a quanto pare soprannominata anche “la celletta dell’acqua salata”, in quanto non lontano c’è il laghetto del torrente Visano che in passato aveva le acque piuttosto salate.

Non appena la denuncia sarà formalizzata, la palla passerà alle forze dell'ordine, che visioneranno con tutta probabilità le telecamere del circuito di videosorveglianza dell'area alla ricerca di eventuali indizi utili a rintracciare i responsabili. Ma già da tempo, gli abitanti del quartiere sollecitano l'amministrazione comunale Pd per un potenziamento della videosorveglianza, che ad oggi non sembrerebbe essersi concretizzato.

"Il problema dei furti a Calisese purtroppo non è nuovo – ha dichiarato al Corriere di Romagna Mario Picone, presidente di quartiere – pensare che già otto anni fa erano state promesse in centro a Calisese delle nuove telecamere. Oggi come quartiere ci sentiamo abbandonati. Anche nei giorni scorsi abbiamo raccolto delle firme per sollecitare la videosorveglianza".

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