
È una prima campanella che ha suonato un po' a macchia di leopardo in Lombardia. La data di inizio era prevista per oggi, ma già ieri parecchie scuole hanno dato avvio alle lezioni. Come al liceo Berchet e al San Carlo, dove ieri c'è stato l'avvio ufficiale con il sottosegretario all'Istruzione Paola Frassinetti e l'assessore regionale Simona Tironi e il direttore dell'Ufficio scolastico regionale Luciana Volta. Che ha confermato un avvio con una copertura di cattedre migliore rispetto agli anni scorsi. «Abbiamo assunto quasi 6.500 docenti a tempo indeterminato, con un grande sforzo sul sostegno che considero un fiore all'occhiello», ha spiegato Volta. Le rinunce sono state in percentuale minore (poco più del 10%) rispetto al passato (con una media del 30%), anche se la Lombardia deve fare i conti con il caro-vita che scoraggia il trasferimento degli insegnanti. L'onorevole Frassinetti ha confermato che, come già anticipato, «c'è stata anche una riunione tra il ministro Valditara e il vicepresidente Salvini proprio per cercare di inserire i docenti nel piano casa. Solo una delle misure a favore degli insegnanti, come anche l'estensione dell'assicurazione la polizza assicurativa sanitaria». Alle immissioni a ruolo si sommano oltre 20mila supplenti già contattati, più di 4.000 assunzioni ATA, 213 funzionari di alta specializzazione e 59 nuovi dirigenti scolastici. Ad oggi restano ancora una sessantina di reggenze. Volta ritiene che anche il tempo pieno quest'anno dovrebbe partire prima per quelle cattedre ancora scoperte, assicura che «si tratta di un'attesa di un giorno o due, il tempo di completare le ultime nomine. Credo che possiamo dirci soddisfatti del lavoro fatto e di quello che ci aspetta che speriamo di concludere in tempi brevissimi per garantire stabilità alle famiglie», ha detto Volta.
Intanto i numeri della scuola fotografano un calo che non è più una tendenza, ma una certezza. Le classi sono 53.367, oltre seicento in meno rispetto a un anno fa. In dodici mesi, la regione ha perso quasi 18mila studenti: praticamente metà città scolastica di Lecco è sparita dai registri. Solo a Milano restano 337.405 iscritti, poco più di un milione in tutta la Lombardia. Il tema quest'anno resta però quello del cellulare, il divieto durante le lezioni e anche durante l'intervallo. «Ci ha favorevolmente sorpreso - ha sottolineato Frassinetti - che da alcuni indagini i ragazzi si sono detti favorevoli». E mentre si studia come rilanciare i Classici, con sempre meno appeal, l'assessore regionale all'Istruzione, Simona Tironi, rivendica il ruolo pionieristico della regione nella riforma del 4+2: «Siamo stati i primi a crederci e oggi abbiamo oltre 60mila ragazzi in formazione e più di 10mila negli ITS Academy».
Dove, e questa sì che è una sorpresa, le richieste superano l'offerta e c'è già una lista d'attesa. Ora l'obiettivo è il grande campus di MIND, dove licei, università, ITS e istituti tecnici dialogheranno nello stesso spazio.