
Durante la festa del patrono aveva accoltellato quasi a morte la moglie, per poi fuggire. Ora l'uomo, un 45enne kosovaro, è stato rintracciato e arrestato a Pristina per tentato omicidio aggravato dalla premeditazione.
L'aggressione è avvenuta lo scorso 21 settembre intorno alle 10 a Boffalora sopra Ticino, durante la festa patronale. A chiamare i soccorsi erano stati alcuni passanti che avevano visto la donna, 35enne connazionale del marito, sanguinante in strada, dopo essere stata colpita da numerosi fendenti alle braccia e al torace. Trasportata in codice rosso all'ospedale Niguarda, era stata ricoverata in pericolo di vita.
Le indagini, avviate dai carabinieri del Nucleo operativo di Abbiategrasso e coordinate dal pm di Milano Nicola Rossato, si erano rivolte subito verso il marito. In base alle testimonianze raccolte, all'analisi delle immagini di videosorveglianza e ai rilievi tecnici, l'ipotesi è che l'uomo, dopo essersi impossessato di un coltello rubandolo in un bar del paese, ha assalito la moglie vicino alla casa della coppia. Poi ha continuato a colpirla lungo la via che conduce al centro abitato. L'arma è stata trovata e sequestrata in strada.
L'aggressore aveva pianificato la fuga in anticipo: a meno di tre ore dai fatti era già in volo verso il Kosovo, dopo essersi imbarcato dall'aeroporto di Malpensa utilizzando un biglietto acquistato il giorno precedente. Il 45enne è stato individuato e sottoposto ad arresto in applicazione dell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Milano.
L'arresto provvisorio è stato convalidato dal Tribunale di Pristina due giorni fa. L'indagato sarà presto estradato in Italia. La vittima, che è ora fuori pericolo, aveva raccontato agli inquirenti che il gesto del marito sarebbe riconducibile alla sua forte gelosia e mania di possesso.