Il marito porta lei e la figlia in Egitto, poi le botte. "Aiutateci a tornare in Italia"

Nessy Guerra, una donna italiana sposata con un italo-egiziano, vuole tornare in patria. Il suo appello a "Chi l'ha visto?"

Screen "Chi l'ha visto?"
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C’è una donna italiana in Egitto che vuole tornare a casa. Il suo nome è Nessy Guerra, è originaria di Imperia e si è rivolta a “Chi l’ha visto?” per ricevere un ulteriore aiuto, dato che è già seguita dal consolato italiano a El Cairo. Questo per via delle presunte violenze domestiche subite, per lo stato di paura in cui versa e per le sue condizioni quotidiane, non solo per sé ma anche per la sua bimba molto piccola.

Nessy è infatti sposata con un uomo italo-egiziano di nome Tamer, con il quale si è trasferita in Egitto nel 2021 con la promessa che i suoi documenti e quelli della figlia di un anno e mezzo sarebbero stati regolarizzati, ma questo non è accaduto. Le prime botte sarebbero arrivate quando la donna ha chiesto a un uomo di accenderle una sigaretta per strada. Seguite da insulti: “Sei una p…, sei una m…, fai schifo”.

A “Chi l’ha visto?” è stata mostrata l’immagine di Nessy dopo una presunta aggressione del marito: la donna dice ai soccorritori che sono stati i cinghiali. Lei in Egitto lavora, mentre lui è disoccupato: i genitori di lei gli inviano del denaro per farlo stare calmo, ma una notte lui sbatte lei e la figlia fuori casa. Così Nessy chiede l’aiuto al consolato italiano. Ma non finisce qui, perché Tamer denuncia Nessy per prostituzione, cosa che la porta in un carcere egiziano per un giorno e mezzo.

La mia vita è diventata un incubo”, ha rivelato una donna in un video, in cui parla di “maltrattamenti quotidiani” avvenuti anche davanti alla bimba. “Io e la mia bambina ci ritroviamo bloccate qui e stiamo vivendo nel terrore, perché c’è stato da parte di Tamer un tentativo di rapimento”, prosegue. Il consolato ha cercato di mediare, ma le condizioni sarebbero state tutte rifiutate da Tamer. “Chiedo alla trasmissione ‘Chi l’ha visto?’ di aiutarmi a farmi rientrare nel mio Paese con la mia bambina”, conclude la donna.

Prima che Nessy lanci l’appello, Tamer scrive alla trasmissione di Rai 3 una lettera, affermando di essere stato avvisato da “Dio onnipotente” che si sarebbe parlato dell’argomento.

Nella lunga missiva l’uomo se la prende con il console italiano - le parole non vengono pronunciate, ma si fa riferimento al fatto che il diplomatico avrebbe avallato presunte mancanze a carattere immorale della donna. “Mia moglie Nessy ha commesso delle palesi turpitudini e infamità”, scrive Tamer, aggiungendo sconnessi discorsi sulla giustizia divina.

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