Alessandro, aggredito a Milano per un orologio: "Preso a martellate in testa. Ho rischiato di morire"

Il 25enne è stato picchiato e rapinato in Corso Italia la sera del 5 luglio scorso. I due malvimenti sono stati arrestati per rapina aggravata e tentato omicidio. La vittima sui social: "Non girate in Duomo, non è sicuro"

Alessandro, aggredito a Milano per un orologio: "Preso a martellate in testa. Ho rischiato di morire"
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"Solo un consiglio: a Milano non prendete i mezzi. O comunque non girate in Duomo, perché non è sicuro". Lo racconta Alessandro Briguglio, 25 anni, in un video postato sui propri profili social poche ore dopo aver subito un'aggressione violenta nel centro di Milano. Un mese fa, mentre si trovava in piazza Missori, a pochi passi dal Duomo, il giovane è stato picchiato e preso a martellate sulla testa da due malviventi che gli hanno rubato l'orologio, un Tudor del valore di 4mila euro. Gli aggressori, un 27enne e un 26enne di origini bosniache, sono stati arrestati nella serata di mercoledì 27 agosto per rapina aggravata e tentato omicidio.

"Mi hanno spaccato la testa per un orologio"

La testa fasciata, il collare ortopedico e il volto tumefatto. Briguglio è ancora molto provato quando spiega cosa è successo: "Mi hanno spaccato la testa per un orologio di m.... Come ca... si fa?". Come ricostruisce il Corriere della Sera, l'aggressione risale alla serata di sabato 5 luglio. Il 25enne sta passeggiando nella centralissima piazza Missori assieme a un amico. I due non fanno in tempo a imboccare via Zebedia che vengono avvicinati dai rapinatori, uno dei quali è armato di martello. In men che non si dica, Briguglio si ritrova con le spalle al muro. Viene colpito a testa ripetutamente e cade a terra. Poi calci e pugni al corpo. L'amico riesce a richiamare l'attenzione di alcuni passanti. Una persona fotografa la targa dell'auto su cui i malviventi si dileguano dopo la rapina, dirigendosi verso Corso Italia. Sul posto arriva un'ambulanza e il giovane viene trasportato in codice rosso al Polclinico, dove resterà ricoverato per nove giorni, due dei quali trascorsi in terapia intensiva. "Un altro colpo in testa avrebbe certamente potuto entrare più in profondità e raggiungere il cervello", racconta al giornale di via Solferino il medico che ha operato Briguglio. Una tragedia sfiorata.

L'arresto dei rapinatori

Dopo quasi due mesi di indagini serratissime, nel tardo pomeriggio di ieri, i carabinieri del Comando provinciale di Milano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Milano su richiesta della Procura, nei confronti di due cittadini bosniaci per rapina aggravata e tentato omicidio. I presunti responsabili sono Claudio Selimovic, 27 anni, e suo cugino Conan, detto "Maradona". Gli investigatori sono riusciti a identificarli grazie all'analisi delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza presenti nella zona dove si è consumata la violenta aggressione. Dai successivi accertamenti è emerso che gli indagati, entrambi con precedenti di polizia, avrebbero messo a segno altri colpi: due furti ai danni di due auto parcheggiate, dalle quali sono stati rubati alcuni bagagli.

Il primo è avvenuto nell'area di servizio Assago Ovest il 21 luglio, il secondo in un centro commerciale di Milano il 29 luglio. Nel corso delle perquisizioni domiciliari a carico degli indagati sono stati sequestrati la replica di una pistola priva di tappo rosso, circa 13mila euro di denaro in contanti, alcuni cellulari e tablet.

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