
Alessandro Basciano rischia di finire agli arresti domiciliari. Secondo quanto apprende l'Ansa, nella mattinata di mercoledì 6 agosto il 36enne avrebbe dovuto presentarsi in commissariato di polizia a Milano per l'applicazione del braccialetto elettronico, misura divenuta definitiva lo scorso 30 aprile dopo la denuncia per stalking da parte dell'ex compagna Sophie Codegoni. Il suo legale, l'avvocato Leonardo D'Erasmo, ha fatto sapere che attualmente l'assistito non è in Italia ma alle isole Canarie.
Cosa è successo
Basciano era stato arrestato lo scorso novembre e poi rilasciato in meno di 48 ore. La Procura aveva fatto ricorso al Tribunale del Riesame e i giudici, accogliendo la richiesta dei pm, avevano imposto all'indagato il divieto di avvicinamento alla ex compagna con anche l'applicazione del braccialetto elettronico (la decisione è stata poi confermata dalla Cassazione). Sta di fatto che la misura non era diventata subito esecutiva per mancanza di dispositivi elettronici. Così era stato fissato un appuntamento in commissariato per oggi, ma il 36enne non si è presentato. Alla luce di quanto accaduto in queste ore, è probabile che scatterà un aggravamento della misura cautulare, come previsto dalla legge. Ciò vuol dire che il deejay, una volta rientrato in Italia, potrebbe essere messo agli arresti domiciliari.
L'inchiesta
Intanto si avvia verso le fasi conclusive l'inchiesta per stalking coordinata dall'aggiunta Letizia Mannella e dal pm Antonio Pansa. Le indagini erano partite a seguito della denuncia di Codegoni, dopo una relazione sentimentale molto tormentata e chiacchierata. Secondo l'accusa, il 36enne si sarebbe reso responsabile di "condotte idonee a generare un perdurante stato di ansia e paura" nella ex compagna, inducendola a modificare le proprie abitudini e il proprio stile di vita per timore di incontrarlo. Sentita dagli inquirenti lo scorso 28 novembre, la nota influencer e modella aveva delineato una situazione di particolare tensione emotiva, in cui non sarebbero mancati insulti gravi e atteggiamenti persecutori da parte dell'ex.
Una circostanza che, peraltro, era emersa anche dall'analisi di alcune chat acquisite dagli investigatori. Dal suo canto, Basciano si è sempre difeso: "Non ho mai perseguitato Codegoni - ha ribadito in varie interviste per stampa e tv - La verità verrà fuori".