
I punti chiave
Il 14 dicembre 2021 era un martedì. Come ogni martedì, a Trieste, Liliana Resinovich sarebbe dovuta andare a casa di Claudio Sterpin, un amore di gioventù rimasto vedovo per la seconda volta che, ufficialmente, lei aiutava con la stiratura delle camicie. Ma a casa di lui lei non arriva mai: scompare quella mattina, dopo averlo sentito per annunciargli un ritardo, avrebbe dovuto passare prima da un negozio di telefonia, altro luogo in cui non viene vista.
Il corpo di Resinovich viene trovato tre settimane più tardi nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico giuliano e ora, a oltre tre anni di distanza, si indaga per omicidio e c’è un indagato: il marito della donna Sebastiano Visintin, il quale ha sempre negato l’esistenza di una relazione tra la moglie e Sterpin.
Una precisazione è d’obbligo: condizionali o espressioni come “sedicente amante”, “amico speciale”, “presunta relazione” sono funzionali in una narrazione in cui una persona, Liliana Reisnovich, peraltro descritta sempre come riservatissima, non è più qui per confermare o smentire. Ma ci sono dei fatti che depongono a favore della versione di Sterpin sui loro rapporti, rapporti che oggi saranno oggetto di domande degli inquirenti in incidente probatorio.
I messaggi
Resinovich e Sterpin avevano in effetti avuto una relazione 40 anni prima, quando lui era un autista di autobus e avevano iniziato a frequentarsi, complice la passione di entrambi per gli sport all’aria aperta - Sterpin, ultraottantenne, è ancora considerato un maratoneta orgoglio di Trieste. Poi le loro strade si erano separate, lui aveva avuto due matrimoni e due vedovanze, lei aveva incontrato Visintin e dopo un lungo periodo di convivenza e collaborazione artistica - lui è un fotografo - l’aveva sposato.
Quando Sterpin è rimasto vedovo per la seconda volta - ha raccontato lui stesso - avrebbe incontrato Resinovich al cimitero, dove era andata sulla tomba della madre. Dopo che lui avrebbe espresso difficoltà per le faccende domestiche quotidiane, lei si sarebbe offerta di aiutarlo e, mesi dopo, gli avrebbe confessato il suo amore, mentre Sterpin non lo avrebbe fatto fino a quel momento per rispetto al fatto che fosse sposata.
I due quindi avrebbero iniziato una presunta relazione, fatta di incontri del martedì e di molte centinaia di messaggi WhatsApp in codice (rinvenuti dagli inquirenti), perché entrambi avrebbero temuto che Visintin potesse controllare il telefono di lei. Il codice non è per nulla difficile: consiste in lettere appuntate, corrispondenze tra lettere e numeri, “il discorso di due persone che volevano raccontarsi le loro storie senza che gli altri capissero”, lo aveva definito Sterpin. In altre parole non si parla di una crittografia degna di Zodiac, ma di qualcosa di molto semplice.
Le ricerche online
Oltre ai messaggi, un altro fattore a supporto di quanto sostiene Sterpin sono le ricerche effettuate dalla donna. Una in particolare: “come divorziare senza avvocato”. Gli inquirenti ne hanno trovato traccia sui suoi smartphone insieme a una serie di ricerche sulla casa. Visintin sostiene che la donna stesse cercando una casa più grande per entrambi, Sterpin che stesse cercando un’abitazione più piccola per aiutare il marito nel post-separazione.
Le lenzuola
Un altro dettaglio importante è rappresentato da un set di lenzuola: Liliana Resinovich lo ha acquistato alcune settimane prima della scomparsa, secondo Sterpin erano qualcosa che avrebbe voluto portare con sé nella loro convivenza, in programma pochissimi giorni dopo la scomparsa della donna. Si tratta di lenzuola di flanella a fiorellini: le ha certamente acquistate lei con la carta di credito - il movimento è attestato - e i fiorellini potrebbero indicare un uso femminile del capo. Ma ci sono due certezze soltanto in merito: l’acquisto in sé e il fatto che sarebbero state a casa di Sterpin dopo l’acquisto - l’uomo le ha mostrate qualche volta durante le sue interviste in tv.
La gita fuori porta
Come detto, Sterpin asserisce che la loro convivenza sarebbe iniziata il 18 dicembre 2021, partendo per una gita fuori porta a Umago, nella vicina Croazia. Tuttavia non esiste traccia della prenotazione, in un periodo in cui il mondo era attanagliato dalla pandemia per il Covid-19. Ma era necessaria la prenotazione? In Italia sarebbe stata obbligatoria, bisognerebbe capire cosa prevedeva la Croazia in quel periodo. Certo è che Umago il 18 dicembre non fosse in alta stagione: il periodo in cui la cittadina è sovraffollata è in estate, in virtù anche delle splendide spiagge.
Le reazioni
Infine non bisogna dimenticare, ma non è una prova bensì solo un indizio, quali siano state le reazioni delle persone vicine a Liliana Resinovich, quando Sterpin, andando a cercare la donna spasmodicamente il giorno della scomparsa, aveva rivelato al mondo la presunta relazione.
La prima persona a cui si era rivolto era il vicino di casa Salvatore Nasti, socio insieme a lui in un’associazione per la promozione della maratona: Nasti ha subito creduto a Sterpin, e così aveva fatto la sua compagna Gabriella Micheli.
Ma non sono i soli.
Anche il fratello di Liliana Sergio Resinovich aveva creduto subito a Sterpin, da quel momento al suo fianco nella ricerca della verità: secondo Sergio, il maratoneta avrebbe riferito di circostanze e dettagli in sua conoscenza tali da indicare una relazione in corso.