Chi è il giudice Muntoni e perché da 29 anni chiede di scavare alla Casa del Jazz

Si scava alla Casa del Jazz di Roma alla ricerca di corpi e denaro. Chi è e quali sono le ragioni dell’ex giudice Guglielmo Muntoni che ha richiesto le verifiche

Chi è il giudice Muntoni e perché da 29 anni chiede di scavare alla Casa del Jazz
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Potrebbe esserci un corpo, dei resti. Forse appartenenti a più di una persona. Forse c’è del denaro, anche se probabilmente ora non varrà più nulla, forse armi. Ma anche questo potrebbe concorrere a delle verità che si cercano da anni. Gli scavi alla Casa del Jazz di Roma sono il risultato di una richiesta di verifica partita dall’ex giudice Guglielmo Muntoni: lì sotto potrebbe esserci il corpo del magistrato Paolo Adinolfi, scomparso nel1994.

Perché si scava alla Casa del Jazz

Muntoni si è sbottonato spiegando: “Questa attività non è solo sul giudice Adinolfi. L’obiettivo è capire cosa si possa nascondere nell’antica e storica galleria che è sotto la Casa Jazz che trovammo trent’anni fa interrata. L’idea è che sia stata interrata per nascondere qualcosa ma c’è anche una botola di acceso che permetteva un recupero”. Muntoni ipotizza che in quella galleria ci potrebbero essere “armi, esplosivi e preziosi o documenti. Poi astrattamente potremmo trovare dei corpi e uno dei corpi ipotizzati è quello del giudice Paolo Adinolfi: è una cosa che chiedo da 29 anni”.

L’edificio oggetto degli scavi è stato sequestrato alla Banda della Magliana e poi assegnato al Comune di Roma. All’epoca uno dei cassieri dell’organizzazione criminale romana era Enrico Nicoletti, che avrebbe avuto, tra l’altro, rapporti con il Vaticano. Per cui la domanda d’obbligo in questi casi è: se lì ci fossero i resti di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana rapita il 22 giugno 1983? Sul suo destino esisteva la testimonianza, ritenuta non attendibile, di Sabrina Minardi, all’epoca amante di Enrico De Pedis, uno dei boss della Magliana.

Tutto può essere - ha aggiunto Muntoni in relazione alla possibilità di una svolta nel caso della ‘ragazza con la fascetta’ - Nicoletti voleva fare una cantina di vini, ma in realtà, secondo noi, quelle gallerie sotterranee servivano per nascondere armi, denaro e corpi. Quindi potrebbe esserci anche quello di Emanuela Orlandi”.

Ma in primis si cerca Adinolfi, scomparso il 2 luglio 1994. Quel giorno il magistrato uscì di casa, a Roma, dicendo alla moglie che sarebbe rientrato a pranzo. Alle 11 avrebbe spedito un vaglia da 500mila lire alla moglie e poi avrebbe preso un autobus per andare a trovare la madre. Nella cassetta postale di quest’ultima furono poi trovate le chiavi di casa e dell’auto del magistrato. Nel tempo si è cercato di capire se in questa stranissima scomparsa c’entrasse la Banda della Magliana.

Chi è Guglielmo Muntoni

Muntoni è presidente dell’Osservatorio sulle politiche per il contrasto alla criminalità economica della Camera di Commercio di Roma, ovvero l’ente che ha richiesto le verifiche.

È un magistrato in pensione, ex presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Roma. È stato considerato a lungo il principale nemico delle mafie a Roma, in prima linea nella lotta, nella ricerca e nella confisca dei patrimoni degli esponenti delle associazioni a delinquere.

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