Si scava sotto la Casa del Jazz a Roma. In questi minuti sono presenti cani molecolari sul posto in riferimento alla scomparsa del giudice della corte d'appello Paolo Adinolfi, scomparso misteriosamente 29 anni fa. Lo ha anticipato il Corriere della Sera. Sembra che i resti del corpo possano trovarsi nel centro polifunzionale romano in viale di porta Ardeatina, nato da un bene confiscato a Enrico Nicoletti, cassiere della Banda della Magliana. La decisione è stata presa dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura in seguito a una richiesta dell’ex giudice Guglielmo Muntoni.
Adinolfi è scomparso il 2 luglio 1994, a Roma, lasciando moglie e due figli. Era giudice da un mese nella quarta sezione Civile della Corte d’Appello, dopo dieci anni passati alla Fallimentare della Procura di Roma, nota come il “porto delle nebbie”.
Forse è in questo ambito che si concentreranno le indagini della procura romana: il giudice si è occupato di casi scottanti, con fallimenti miliardari in cui erano coinvolti esponenti della malavita romana e dell’alta finanza.