Cronaca nera

Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi, chi erano gli 007 morti sul Lago Maggiore

L'identità dei due agenti dell'Intelligence italiana morti nel naufragio è stata svelata. Lui era un maresciallo dei carabinieri in pensione, lei aveva raccontato ai vicini di essere una funzionaria della presidenza del Consiglio

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Quello tra gli 007 a bordo dell'imbarcazione "Good...uria", il natante che naufrò a largo del Lago Maggiore il 28 maggio 2023, non fu un incontro informale, ma una vera e propria missione. Lo confermano le iscrizioni sulle lapidi dei due agenti dell'Intelligence italiana che persero la vita nella tragedia, Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi, scoperte in occasione della Giornata della Memoria dedicata ai caduti dei servizi segreti italiani. Nel naufragio morirono altre due persone: Erez Shimoni, un agente del Mossad in pensione, e Anya Borzhkova, moglie dello skipper Claudio Carminati. Quest'ultimo è indagato dalla Procura di Busto Arsizio con l'ipotesi di reato per omicidio e naufragio colposo.

Chi era Claudio Alonzi

Nato ad Alatri nel 1960, Claudio Alonzi è stato un maresciallo dei carabinieri. Assunto nel Sismi nel 2001, era poi passato all'Aise, l'Agenzia informazioni e sicurezza esterna. Ai suoi vicini di casa a Vicero, una tranquilla cittadina del Frusinate dove viveva con la moglie e i figli, aveva raccontato poco o nulla della suo impegno con i servizi segreti. Stando a quanto riporta Repubblica.it, i suoi conoscenti avevano ipotizzato che facesse parte della scorta di qualche politico di spicco. Circostanza che in qualche modo avrebbe giustificato l'estrema riservatezza dell'uomo, morto all'età di 63 anni, sulle questioni lavorative. Sul profilo ufficiale, pubblicato sul sito del Sistema informazione per la sicurezza della Repubblica, si leggono parole di encomio per Alonzi: "Si distingue subito per affidabilità e spiccata vocazione informativa, qualità che ne determinano l’assegnazione, nel tempo, alle articolazioni di più marcata proiezione operativa. Transitato all’Aise, viene costantemente impiegato in complesse missioni di ricerca, anche in contesti internazionali connotati da elevatissimo livello di rischio. Con indiscussa professionalità e straordinarie doti umano e di carattere, fornisce un imprescindibile contributo nel raggiungimento di risultati che recano lustro agli organismi informativi italiani, sia in Italia che all’estero".

Chi era Tiziana Barnobi

Nata a Trieste nel 1969, Tiziana Barnobi ha vissuto e studiato nella città friulana fino al conseguimento della laurea in economia. Ancora adolescente, all'età di 16 anni vinse la fascia di "Ragazza in gambissima", un titolo che le aveva consentito di accedere al concorso di Miss Italia e poi alla finalissima di Salsomaggiore. Dal 2016 all'Aise, si era trasferita assieme al marito manager e al figlio a Roma per onorare i suoi impegni lavorativi. Anche lei, proprio come Alonzi, era una persona molto discreta. Tanto che ai vicini di casa aveva detto di essere una funzionaria della presidenza del Consiglio. "Si pone immediatamente in evidenza per competenza, riservatezza e altissimo senso del dovere e delle Istituzioni, qualità che le consentono di essere impiegata in delicate e complesse missioni di ricerca informativa. - si legge sul suo profilo ufficiale -L’approfondita conoscenza delle lingue veicolari e le innate capacità relazionali le valgono una proiezione operativa di respiro internazionale.

In più circostanze fornisce il suo risolutivo contributo per il raggiungimento di prioritari obiettivi istituzionali, meritando il vivo riconoscimento della comunità intelligence italiana, nonché di prestigiosi partner istituzionali".

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