Coppia uccisa a Serranova, parla il fratello della vittima e del killer: "Mi fa paura"

Parla il fratello della vittima e del killer, smentita l'ipotesi della lite per l'eredità. "Lui sta dentro ma non lo so fuori chi ha lasciato"

Coppia uccisa a Serranova, parla il fratello della vittima e del killer: "Mi fa paura"

Spaventato ma deciso a non perdonare, questo lo stato d'animo di Carmelo Calò, fratello di Antonio, il 64enne ucciso insieme alla moglie nella propria abitazione di Serranova, e del killer, Cosimo, ora in stato di fermo dopo aver confessato l'omicidio.

"Non lo so fuori chi ha lasciato"

Intervistato dagli inviati de La Vita in Diretta, programma in onda su Rai1, Carmelo Calò appare ancora visibilmente scosso dopo il tragico ritrovamento avvenuto nella notte dello scorso mercoledì 1 marzo.

Parlando del fratello omicidia, che ha confessato di aver ucciso Antonio e la moglie Caterina, Carmelo Calò dichiara: "Mi fa paura, lui sta dentro ma non lo so fuori chi ha lasciato. Mai lo posso perdonare. I fratelli di solito si dovrebbero aiutare...".

In questi giorni gli inquirenti hanno cercato di capire quale potesse essere il movente che possa aver spinto Cosimo Calò a uccidere la coppia. Fra le ipotesi, anche quella di una lite sull'eredità da dividere fra fratelli. Carmelo, tuttavia, smentisce questa teoria. A suo dire, non ci sarebbe stato alcun litigio fra fratelli nei giorni precedenti il duplice omicidio. Ci sarebbe stata una sola discussione, avvenuta la scorsa estate.

Quanto al fratello in stato di fermo, Calò aggiunge: "Dice un sacco di bugie. Perché le dice? Qual è la ragione? Non trovo un perché, sono tutte invenzioni sue. Lui non ha preso il coltello e io non avevo neanche il bastone, io difendevo mio fratello (Antonio, ndr) perché gli diceva parole che non erano vere, l'ha chiamato tante volte 'mostro, tu non dovevi nascere'. È stata l’unica e ultima volta in cui ci siamo visti e in cui abbiamo parlato".

L'incontro col fratello

Carmelo passa poi a raccontare di aver incontrato il fratello Cosimo Calò dopo essersi recato alla caserma dei carabinieri. Ha visto un uomo diverso, col volto trasfigurato dall'odio. "Mi fa: 'Tu qua stai? Ciao!'. Io gli ho detto: 'Mi devi fare una cortesia, tu non mi devi più salutare'. E lui è stato zitto", racconta Carmelo. L'uomo poi precisa anche di non avere alcun genere di rapporto con Vincenzo, figlio del fratello Cosimo Calò. Lo stesso nipote, stando alla versione di Carmelo, avrebbe chiesto allo zio di mantenere le distanze.

Il duplice omicidio: cosa è successo

I coniugi Antonio Calò (64 anni) e Caterina Martucci (70 anni) sono stati rivenuti senza vita nella loro casa Serranova, frazione di Carovigno (Brindisi). È stato proprio Carmelo, preoccupato perché il fratello non si era fatto vedere, a raggiungere l'abitazione ed effettuare il ritrovamento.

Marito e moglie erano stati uccisi a colpi d'arma da fuoco.

Messo sotto torchio dagli inquirenti, Cosimo Calò, uno dei fratelli di Antonio, ha confessato l'omicidio. Nei suoi confronti pende ora l'accusa di duplice omicidio e porto illegale d'arma da sparo.

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