Delitto di Garlasco, oggi l'incidente probatorio: cosa significa e come si svolge

Occhi puntati sulla questura di Milano: qui prende oggi il via l'incidente probatorio disposto dal gip di Pavia

Delitto di Garlasco, oggi l'incidente probatorio: cosa significa e come si svolge
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Si tiene oggi - martedì 17 giugno - l'incidente probatorio disposto dalla gip di Pavia Daniela Garlaschelli sul caso Garlasco, riaperto dopo anni. Questa mattina avvocati e consulenti di Andrea Sempio - indagato nella nuova inchiesta - Alberto Stasi - condannato per l'omicidio di Chiara Poggi - e rappresentanti della famiglia della vittima si sono presentati alla questura di Milano per prendere parte al primo dibattimento.

L'incidente probatorio si tiene infatti negli uffici del gabinetto regionale di Polizia scientifica. I periti nominati sono la genetista Denise Albani e il dattiloscopista Domenico Marchigiani. "Stamattina apriremo alcuni reperti e su quei reperti valuteremo la catena di custodia e lo stato di conservazione e cominceremo a fare le campionature", ha dichiarato alle agenzie di stampa Luciano Garofano, il consulente della difesa di Andrea Sempio, ed ex generale del Ris.

Con incidente probatorio si intende quello strumento del diritto processuale penale italiano che consente l'acquisizione anticipata delle prove, che vengono cristallizzate al fine di non essere compromesse. Per prove si intendono anche le dichiarazioni di un testimone. Il tutto avviene davanti al gip, oppure al gup, e al dibattimento partecipano anche i pm.

Questa mattina si sono mobilitati ben undici consulenti, che sono stati convocati in questura a Milano. Dopo diciotto anni trascorsi dall'omicidio di Chiara Poggi tutto potrebbe essere messo in discussione. Gli esperti nominati dal giudice Garlaschelli dovranno rispondere a cinque quesiti entro novanta giorni, vale a dire il 24 ottobre.

Uno dei punti salienti sarà analizzare i profili genetici estrapolati dalle unghie di Chiara Poggi. Altra cosa da fare sarà estrarre il DNA dai para-adesivi delle impronte rinvenute sulla scena del crimine e dagli oggetti già precedentemente analizzati presso i laboratori. Sarà in particolare esaminata l'impronta numero 10, fino ad oggi mai ricondotta a qualcuno. Sarà poi estratto il DNA da campioni biologici e reperti che non sono stati ancora sottoposti ad analisi genetica, fra questi un vasetto di yogurt, alcune confezioni di té, e anche un frammento del tappetino del bagno. Verrà quindi fatta una comparazione fra i profili genetici estrapolati e quello dell'indagato Andrea Sempio.

"Iniziamo le operazioni peritali.

Oggi valuteremo la catena di custodia e credo apriremo i reperti e stabiliremo un calendario di analisi. C'è ottimismo, insomma. Credo che i reperti siano stati conservati come dovevano essere conservati", ha dichiarato Giada Bocellari, legale di Alberto Stasi, intercettata prima di entrare questura a Milano.

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