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"Figlie di pregiudicati e violente, troppe gang"

La polizia: "Sempre più bande al femminile, tanti i locali che vendono alcol ai minorenni"

"Figlie di pregiudicati e violente, troppe gang"
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Basse di statura, esili e minute, un'apparenza da ragazzine indifese. In realtà delle vere e proprie erinni, talmente violente che, dopo avergli tirato in testa lo zaino contenente una bottiglia di vodka, hanno mandato al Policlinico con un grave trauma cranico un agente delle «Volanti» del commissariato Porta Ticinese. Un giovane che, a causa del fortissimo colpo ricevuto sul capo, per alcune ore ha accusato dei vuoti di memoria. E tutto per essere stato delicato con queste ragazzine, per aver avuto lo «scrupolo» di avvicinarle senza usare la forza, timoroso di poter fare loro del male solo per il fatto di essere un uomo.

Vengono da famiglie difficili, hanno i genitori pregiudicati (anche se tutte, tranne una con precedenti per furto, risultano incensurate) e vivono un'esistenza sbandata le tre ragazze minorenni (due di 17 anni e una di 16) che sabato sera in zona Darsena sono state arrestate da una pattuglia del commissariato Porta Ticinese e portate al Centro di prima accoglienza dell'Istituto di pena per minori «Cesare Beccaria» con l'accusa di rapina in concorso e resistenza a pubblico ufficiale; insieme a loro una 18enne indagata a piede libero. In breve: le quattro avevano rubato gli auricolari a un ragazzo di 15 anni e, quando lui le ha rintracciate e ha chiesto che gli fosse reso il maltolto, lo hanno aggredito con un tirapugni, per poi fare lo stesso anche con i poliziotti intervenuti per difendere il ragazzino che nel frattempo aveva chiamato il 112 segnalando di essere stato derubato e aggredito.

«Una di loro è brianzola, un'altra lecchese, le altre due vivono una all'Isola e un'altra al Corvetto, sono tutte italiane, una vera e propria baby gang» ci spiegano al commissariato di Porta Ticinese dove emerge che una di queste minori detiene una sorta di record di scomparse visto che è sparita sei o sette volte da casa, quindi entra ed esce dalle comunità di recupero. Davanti ai poliziotti urla, come avesse il demonio in corpo: «Sbirro di m..., ti ammazzo poliziotto di m....!»

Intanto gli episodi di microcriminalità messi a segno da baby gang femminili sono in aumento nella zona della movida e, in particolare, sui Navigli dove basta uno sguardo di più a scatenare reazioni di violenza inaudita da parte di queste giovani.

«Anche nei gruppi misti, nelle bande composte da ragazzi e ragazze, la componente femminile ha un forte impatto quando si scatenano risse o aggressioni in strada magari per qualche rapina.

«I bangladini nei loro minimarket continuano a vendere alcol ai minorenni, in più ci si mettono i locali che non hanno mai smesso di farlo purtroppo» commentano amareggiati gli investigatori.

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