Garlasco, quando le indagini erano orientate su una donna

Un articolo del quotidiano La Provincia Pavese del 17 agosto 2007 rivela la primissima pista degli inquirenti su chi uccise Chiara Poggi il 13 agosto dello stesso anno, che vedrebbe tra i sospettati una figura femminile

Garlasco, quando le indagini erano orientate su una donna
00:00 00:00

È datato 17 agosto 2007, 4 giorni dopo l’omicidio di Chiara Poggi, ritrovata senza vita nella casa di famiglia a Garlasco il 13 agosto 2007, un articolo de La Provincia Pavese, che riporta come inizialmente le indagini fossero orientate in una direzione differente da quella presa nei mesi e negli anni successivi.

Nel pezzo del quotidiano pavese, si fa riferimento a quella che potremmo definire una probabile pista seguita dagli inquirenti nei giorni immediatamente successivi al delitto della 26enne, che collocherebbe un'impronta femminile sulla scena del crimine. “Si indaga anche su un’impronta nel sangue di Chiara lasciata da una scarpa da donna, un’impronta che i Ris di Parma hanno trovato nella casa di via Pascoli 8”, scrive l’autore dell’articolo, affermando inoltre che quella mattina Chiara avrebbe ricevuto una telefonata da qualcuno che si sarebbe voluto accertare che la giovane fosse sola in casa. “Lunedì mattina l’assassino avrebbe telefonato alla 26enne laureata in economia per essere sicura che fosse sola a casa”.

Ma non è tutto, secondo quanto riportato dal quotidiano, nei primi giorni dopo la morte di Chiara i sospetti degli inquirenti si sarebbero concentrati su due persone, identificabili come gli assassini della ragazza. “Sono due le persone sospettate per l’omicidio di Chiara Poggi e la vittima conosceva bene entrambe”, scrive l’autore Adriano Gatti, evidenziando come all’epoca le indagini fossero quindi indirizzate verso una rotta diversa da quella presa in seguito, che vede ad oggi come unico colpevole Alberto Stasi, assolto nei primi due gradi di giudizio, prima di essere condannato in via definitiva dalla Cassazione a 16 anni di detenzione.

“I carabinieri hanno anche proseguito gli interrogatori nella speranza di raccogliere altri indizi”, si legge nell'articolo pubblicato dal quotidiano nel 2007. “In ogni caso la pista dell’omicidio dettato dalla gelosia sembra la più probabile. Chi ha ucciso Chiara Poggi la odiava tanto profondamente da eliminarla”.

La gelosia dunque, ipotizzavano gli inquirenti dell’epoca, sarebbe stato il movente dell’uccisione di Chiara. Inoltre, l’articolo parla chiaro circa la possibilità che uno degli assassini fosse una donna.“Ed i sospetti su una donna sono più che fondati. Non è da escludere che qualcuno abbia visto qualcosa di interessante e si sia presentato in caserma. Una testimonianza che potrebbe risultare decisiva per risolvere il giallo di via Pascoli”.

Oggi, a quasi 18 anni di distanza dalla morte di Chiara e dall'articolo menzionato, il caso è stato riaperto e ad essere indagato è Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, anche se l’ipotesi che nell’omicidio sia coinvolta una figura femminile continua a circolare.

Sono infatti ben due i testimoni che hanno raccontato alla procura di aver avvistato il giorno del delitto, una donna aggirarsi nei pressi della villetta dei Poggi di via Pascoli, e successivamente gettare un borsone con qualcosa di pesante nel canale del paese di Tromello.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica